Come ogni anno si ripropone il problema Gianfilippadisavoia.
- Dove la si mette?
- come si fa?
- quest'anno morirà?
- quest'anno verrà abbandonata sull'autostrada del sole?
Intanto ho cominciato a curare la mia gastrite con la birra Weiss.
Funziona.
Ho cambiato le lenzuola, ho messo quelle a righe blu elettrico e rosso sangue, le altre le ho lavate e ho riscoperto che erano giallo verde e arancione. Bello.
Stata a cena a Montemario. In un attico mini ma pieno di terrazze. A Montemario c'è un microclima particolare. Diverso da quello della city. A Montemario si può ancora pensare di poter sopravvivere a questa estate e non è solo un'illusione.
Mangiato un sacco di cose buone, bevuto pure vino bianco vino bianco vino bianco vino bianco vino bianco, fumato cannini con favolosa cartina trasparente, quella di sola cellulosa, senza colla e senza carta. ( senza peccato e senza macchia)
Le signore del sud danno del voi. Voi che fate, voi dove andate, voi quanti anni avete..
Noi siamo stanche. Rispondi. Siamo stanche dei vostri figli idioti, che non capiscono un cazzo di latino e anche di tutto il resto. Noi vorremmo solo andare via da questa fogna di città, da questo letamaio di paese. Noi vorremmo solo un posto al sole d'inverno e un posto fresco in estate. Vorremmo non avere paura, andare veloce, non piangere così spesso. Noi vorremmo avere la possibilità a portata di mano, la possibilità come concetto, che sia possibile questo o quello, che sia possibile e basta. Noi vorremmo smettere di fingere sorrisi, buongiorno e buonasera, smettere di dispensare disponibilità, noi vorremmo mandare a cagare molta più gente. Noi vorremmo un cane e tanto tempo da non dover buttare ai porci. Noi vorremmo più risate, più leggerezza, vorremmo andar via con un soffio, vorremmo scollarci dal bitume, portare gonne sempre più larghe e sempre più comode, scarpe magiche che macinino 200 chilometri in un'ora. Ma soprattuto noi vorremmo non dover sgomitare mai più, nè sudare, nè tanto meno ingoiare robe spigolose o nauseabonde o fetide.
E poi noi vorremmo veramente ammazzarci dalle risate.
*Corrado Guzzanti, l'ottavo nano