Avrei voluto raccontarvi della bellissima gita a san Gimignano ( no, non ci sono i tossici, quello è san Patrignano), delle bellissime colline senesi, del viaggio in moto per 600 km andata e ritorno che alla fine ti spuntano le stigmate sul culo, della Toscana che si mangia e si beve che è una meraviglia e tutto è tenuto a modino e a postino... invece, ciccia, mi tocca raccontarvi del pronto soccorso.
Insomma, orami lo sapete no, che se non vado al pronto soccorso almeno una volta ogni due mesi mi manca l'aria, che i medici di turno mi aspettano e se ritardo di qualche giorno mi chiamano a casa, inoltre dovreste sapere anche che in ogni città d'Italia c'è un suo peculiare-pittoresco-turistico pronto soccorso che vale la pena visitare nonostante le interminabili ore di fila, la visione dei traumi più traumatici e l'osservazione partecipata del personale paramedico più sui generis..
Perciò ecco a voi: pronto soccorso di Tarquinia, trauma cranico, ore 03:00, pioggia torrenziale, panico generalizzato.
Il farfatrauma.
Ore 21:30, ceno allegra allegra in compagnia degli amichetti nella loro bella casa al mare.
Ore 22:30 si beve e si chiacchiera, fa caldo, si fuma, si beve, si fuma, si beve.
Ore 00:30 vedi sopra
Ore 01:30 vabbè buona notte, a domani, ci facciamo il bagno eccetera eccetera.
Ore o2:00 vado a letto.
Vado sul letto.
Un letto a castello.
-Vai tu sopra.
-No, io no.
-Si vai tu.
-Ma no, io cado, sicuro.
-No, vai tu che sei leggera.
-Cazzo c'entra.
-C'entra eccome, se crolla tutto, può essere che non mi schiacci.
-" Farfaperplessa"
-Se crolla e su ci sono io, muori di sicuro
-"Farfarecalcitrante"
-Davvero, pensaci, se l'impalcatura non regge, e sei sotto tu, sei spacciata, non avrai nemmeno il tempo di accorgertene.
-"Farfapersuasa"
Salgo. Mi addormento.
Mi sveglio nella notte con l'arsura, devo bere, assolutamente. Butto un un braccio oltre il ciglio del letto a cercare la bottiglia d'acqua, non la trovo ( ma va?). Penso, che palle, devo alzarmi, penso, uffa, sempre così, mai che mi ricordassi di metterla ai piedi del letto, penso.
Mi metto seduta, scoglionata, rincoglionita e tutte le altre espressioni gergali-giovaniliste che vi vengono in mente e.... fly down.. mi lancio fiduciosa e inconsapevole come un cazzo di Kamikaze harakiri giù da un metro e mezzo d'altezza e ovviamente mi schianto.
Mi ritrovo spalmata a terra con la faccia spiaccicata contro una porzione di mattonelle anni settanta, dure, durissime, incredibilmente dure.
E gemo.
Dopo un secondo e mezzo qualcuno mi raccoglie, mi sento una specie di strato di crema al tartufo su un letto di marmo.
Mi sento una specie di palla di pongo sagomata sul cemento.
Mi sento una specie di carcassa di gatto morto sull'autostrada del sole.
Mi sento una specie di braciola sul batticarne.
Mi sento una specie di calcinaccio schiacciato da una pressa.
Mi sento una specie di catrame sotto un caterpillar.
Mi sento una specie di 4 ossa che scricchiolano.
Mi sento una specie di idiota che cade da un letto a castello.
Ne-no ne-no-ne-no-ne-no. Pronto soccorso.
Nel tragitto mi scopro all'altezza dell'anca un bubbone delle dimensioni del cranio di un neonato. Dopo qualche ora avrà assunto il colorito di una scorza di anguria acerba, con l'aggiunta di piccole venature rossastre e giallo vomito.
Sulla tempia ho una specie di sensazione da tir in faccia.
Sulla tempia ho una specie di sensazione da " oh, ho trovato l'uscita" al luna park nella stanza degli specchi.
Sulla tempia ho una specie di sensazione da ferro battuto.
Sulla tempia ho una specie di sensazione da idiota che cade da un letto a castello.
Il medico mi visita. Mi dice
- La tac è rotta, perciò fatt'inculo.
- Ok, dico io. Che facciamo?
- Improvvisiamo, fa lui.
Allora giochiamo a fare qualcosa, del tipo, una cosa qualsiasi: quante sono queste, segui il mio dito, lampadina nelle pupille, stringi i pugni, alza il ginocchio, hai nausea? hai vomitato? hai perso conoscenza? sei morta?
Ok, puoi andare, segui le indicazioni su questa mappa e troverai il tesoro.
La mappa dice che devi stare attenta, attentissima a non morire per almeno 24 ore e che in queste 24 ore dovresti avere qualcuno che vigili su di te.
La mappa dice che se nei prossimi tre giorni ( ma anche 30) sentirai nausea, vomiterai come un posseduto, perderai sensibilità agli arti, cadrai addormentato, vedrai doppio quadruplo o niente, so' cazzi tua.
La mappa dice che se vai in coma, non scambiare questo sintomo con la pennichella del dopopranzo.
La mappa dice di non bere alcolici per tre giorni, di non prendere analgesici, di mangiare leggero ma solo se lo desideri perché quella sul cibo è una riga venuta fuori dal copia incolla di una diagnosi di ulcera.
La mappa ti consiglia di non morire, 'chè sei giovane, ma si sa, poi ognuno fa quello che gli pare.
Vostra
Farfainpanic
sabato 18 luglio 2009
TRIKKETE TAC
Pubblicato da zero in-coscienza alle 19:03
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