martedì 10 novembre 2009

NON E' UN BUON MOMENTO PER ME E PER LE MANI

Minchia quanto sono abulica questo periodo.
Non c'è niente di più abulico di me in questo periodo.
Forse solo quel mezzo dado vegetale del 2002 che riposa in pace nel frigorifero.
Forse solo quello.
Ve lo dico così, non è che mi interessi farvelo sapere, del resto sono abulica, non provo interesse per niente.
Niente niente.
Neanche il cinema, neanche gratis. Neanche leggere, nemmeno quello, neanche ad avere un giovane disoccupato del servizio civile retribuito che viene in casa a leggere per te mentre tu sorseggi birra e fumi camel.
Neanche scrivere, ma vabbè, quello poi se sei abulico lascia proprio perdere. Quello funziona solo se sei molto triste o molto contento, non ci sono vie di mezzo, la rassegnazione apatica al piattume della vita non dà buoni frutti, non dà un cazzo per la verità, solo voglia di suicidarsi, ovviamente poi non lo fai perché in fondo in fondo, essendo abulica, non hai nessun tipo di voglie*.
Pensi: oddio, trova il modo, compra le pillole, vai dal medico a fartele prescrivere, no, troppo faticoso, compra la corda attaccala dove?, per carità sono troppo bassa, lanciati sotto la metro, seee, ci arrivi te fin laggiù con il freddo, il traffico e tutto, rimane il balcone, ma ti dirò, morire sfrittellata tipo crepe ripena di organi interni tumefatti davanti al cancellone videosorvegliato delle suore no!, questa soddisfazione mai.
Mai.
Sarà che sono delusa.
Ma una delusione di quelle che ti spezzano le gambe e le braccia e poi ci giocano a tennis*.
Sono delusa dal pressappochismo delle persone, dalla loro banalità, menefreghismo, mediocrità, ignoranza, qualunquismo, disonestà intellettuale, ipocrisia e dal fatto che io, non meritandomi affatto tutto questo, non so come fare a resistere senza sbroccare.
Voi lo sapete poi come sono, no? se poi sbrocco, sbrocco per benino a 360° e partono denunce e cause e casini e non lo so se sta volta mi conviene, ma tutti lo sanno, con i folli non bisogna tirare troppo la corda.

Perciò ieri sera mi sono abulicamente appassionata a "Chi l'ha visto?" che detto così sembra un gioco di società e invece è una delle trasmissioni più inquietanti di rai tre.
Praticamene uno cade in un buco nero e i suoi parenti vanno a "Chi l'ha visto?".
E in effetti poi quell'uno non l'ha mai più visto nessuno e addio.
Poi ieri c'era questa vecchia morta assassinata e con le mani asportate. Una roba che solo Lucarelli sarebbe capace di farti mandar giù e invece niente, c'era quella bionda, quella di "Chi l'ha visto" che ha una faccia che butta tutto in caciara. Che fai, cerchi le mani amputate? allora chiamati "Chi le ha viste?" avrei voluto telefonare e dire: si, mi sembra in effetti, sono quasi certa, di aver riconosciuto un paio di mani sulla metro linea C direzione Garbatella, erano particolarmente provate, avevano barba lunga di due o tre giorni e l'aria confusa, come di chi non sappia più dove in genere si è attaccati, nello specifico a due avambracci.. sono scese alla fermata Spinaceto..sono sicura, dalla foto mi sembrano proprio loro...spero che il mio contributo sia stato utile al cadavere e che possa rendere un p0' di serenità alla sua famiglia..


* se ci pensate, alla lingua italiana intendo, se ci pensate la i nelle voglie è proprio superflua.

* braccia e gambe usate come racchette, ovviamente