sabato 23 dicembre 2006

Torna il ricettario della fata

Menù natalizio
Brodo di nonna ottantenne: prendete una bella nonna ottantenne di 55 kg ( se ne ha sempre una in casa oppure è facilmente reperibile sotto tutti i ponti degli accattoni o alle mense della caritas, se la si prende in strada fate ben attenzione a lasciarla a mollo per 48 ore), eliminate la testa le mani e i piedi e fatela a tocchetti nè troppo piccoli nè troppo grandi, immergetela in un soffritto di cipolle carote sedano e olio d'oliva e lasciate cuocere aggiungendo aqua salata per almeno 12 ore. Servite bollente con scaglie di naftalina.
Trofie all'uovo in salsa di zia rigida-bacchettona: bollire le trofie in abbondante acqua salate, nel frattempo ritagliate dalla zia bacchettona le parti morbide del controfiletto ( interno coscia, avambraccio molle, doppio mento pendente, le zinne deprivate di capezzoli ecc) , fate rosolare in una padella antiaderente con olio aglio e una spiga di rosmarino, a cottuta ultimata mescolatevi le trofie al dente, decorate i piatti con i lobi delle orecchie. Attenzione, vista l'esiguità della morbidezza di questa carne, una zia è appena sufficiente per 4 persone.
Castrato di cognato borioso ignorante e pieno di soldi: Prendete il cognato precedentemente sedato, eviratelo con cura facendo ben attenzione a centrare la parte in genere poco ronunciata malgrado la pienezza di sè dell'animale in questione, tenete i rognoni da parte e in un tegame da forno disponete il cognato intero con una mela nel culo e un limone nella bocca. spennellate con olio e rosmarino e cuocete a 180° per un ora. Servite decorando il piatto dell'ospiute d'onore con i coglioni da un lato adagiati crudi su un'ampia foglia di radicchio.
Arrosto di neonato: prendete uno o più neonati a seconda del numero di commensali, infilatelo in forno senza odori e senza condimento per un quarto d'ora a 180°, lasciatelo raffreddare, tagliatelo con il coltello elettrico a fette spesse e ancora tiepide. Servite assieme o dopo il cognato, a piacere.
E per finire il dolce
Crostata di fregnacce grosse come una casa: è un piatto di ardua preparazione in cui si possono cimentare solo le casalinghe più esperte. Bisogna prepararlo all'istante, durante il pranzo raccogliendo con cura le immense stronzate che ognuno dei rispettivi parenti sparerà a iosa tra una portata e l'altra. Una volta riempita una scodella delle suddette immondizie verbali ( procedimento in verità abbastanza rapido vista l'incontinenza dei cervelli) aggiungere panna acida zucchero vaniglia e strecnina. Lasciare in feezer per dieci minuti circa e servire freddo in una floutte precedentemente cosparsa di mandorle e sterco.
Buon appetito.