Ore 11:45, terme di Caracalla, semaforo.
Guardo perplessa il biker alla mia destra che appare come un alieno armato di varie ed eventuali alabarde spaziali alla guida di una navicella intergalattica su due ruote e penso a quale possa essere la differenza tra una moto-tir e un'utilitaria, quando qualcuno mi picchietta sulla spalla. Mi volto, sobbalzo: un cane con la messa in piega mi guarda e mi parla
- Hai il bauletto aperto
- Come?
- Il bauletto!
Con la zampa guantata mi indica il culo del motorino.
- Ah, si si è rotto non si chiude..
la donna seduta dietro gli da un colpetto sulla schiena, è scattato il verde, ripartono. Tutti, compreso l'alienbiker. I clacson mi ingoiano in una delicata esortazione a togliermi dai coglioni. accelero e vado. Costeggio il Circo Massimo e penso che forse dovrei smetterla con le droghe quando un'auto mi sorpassa a destra lampeggiandomi, un uomo si sporge dal finestrino e grida
- hai il bauletto aperto
Davanti a me il Teatro di Marcello, sulle strisce pedonali una colonna di giapponesi attraversa ordinata. Due occhi a fessura mi guardano e dicono
- すべての人間は
Il che significa di certo
- Hai il bauletto aperto
Annuisco e dico
- Lotto, è lotto no chiudele..
Via della conciliazione, parcheggio. Una suora mi passa accanto, mi sorride con i denti gialli e le calze spesse.
- Signorina, ha il bauletto aperto, rischia di perdere qualcosa..
- Che dio la benedica sorella, ma è rotto.
Mi avvio a lezione con l'intenzione di spararmi un colpo alle tempie.
domenica 25 febbraio 2007
Il cane alla guida del motorino
Pubblicato da zero in-coscienza alle 13:56
Etichette: deontologia del bauletto aperto