sabato 3 marzo 2007

Il prezzo della cultura


E' normale, mi chiedo, che per essere fruitori di una bella iniziativa culturale come potrebbe essere un reading di letteratura americana, si sia costretti a comprare un libro dell'autore che, apparentemente in modo disinteressato, mette a disposizione degli assetati di sapere le proprie conoscenze?
E se io il libro ce l'ho già?
E se ci vado con la persona con cui vivo, devo per forza avere un doppione nella mia biblioteca?
E metti caso che io sia una scrittrice esordiente e che tutta la mia famiglia sia un contenitore assurdo di fanatici aspiranti scrittori a cominciare dalla nonna che scrive le memorie sulla resistenza al figlio adolescente che ha in mente di pubblicare un diario segreto sui problemi della gioventù moderna passando per il papà tramviere alle prese con un libro denuncia sui trasporti pubblici fino alla mamma impiegata alle poste che raccoglie in un trattato umoristico le vicende più assurde del pubblico impiego? che faccio, mi porto a casa 5 copie dello stesso libro?
Perciò, nel dubbio amletico decido di accannare l'americano dei miei coglioni e svolto per la presentazione del libro di Rosella Postorino, la stanza di sopra, Neri pozza, 17 euro, che ha la mia età, che è al suo esordio e che non mi costringe a comprare se non voglio.
Probabilmente lo comprerò.
Tra l'altro con 30 euro che sono pochi ma non troppo pochi, ci vado a Copenhagen e con altri trenta ci dormo tre notti.
Ecco