Insomma è sabato.
Tra un uichend esatto sarò qua che poi è anche qua.
Che cmq è una gran bella cosa.
Ieri avevo un mal di testa che nemmeno la Gran Sasso terapia avrebbe potuto aiutarmi. Il Gran Sasso ce l'avevo nel cervello. Tutto. Roccioso e abruzzese. Un enorme masso geologico nel cranio che per spostarlo ci sono volute ben 48 ore. In questo stato di stratificazione montuosa non sono riuscita a far niente. Giusto trascinarmi fino al mercato e farmi dare due etti di mortadella da Anna Magnani la salumiera tesò amò che ti dò.
Anna Magnani è mitologica. Ti riempie i panini che compri al forno a peso di rubini intarsiati a diamanti africani. Lei te li apre in due e ci infila le fette di mortadella con pistacchio, enormi e piene di sugna. Poi le mangi mentre passeggi tra i banchi della frutta e della verdura OGM.
Ogni volta che vado in giro in bici incontro lo stesso vecchio, ma vecchio, vecchio vecchio vecchio che avrà 3000 anni. E' il vecchio più incazzato del mondo, porta la giacca di lana anche in agosto, è curvo secco e demoniaco. A questo vecchio sta enormemente sul cazzo che io vada in bici sul marciapiede. Non lo sopporta. Non ce la può fare. Vorrebbe vedermi morta.
Così, quando lo incrocio, puntualmente mi inveisce contro.
Scendi, mi fa, anvedi che 'mebeccille! ma vòi scenne?
All'inizio ci rimanevo male, adesso sto al gioco, così gli rispondo cose fuori contesto, così, tanto per destabilizzarlo, del tipo: ti saluta Saddam, oppure: ti sta cercando il vigile urbano, oppure: ti ho preparato la fattura per la dentiera, oppure: io non esisto è la tua cataratta che mi vede o anche: corri a casa che ti hanno staccato luce e gas, ecc...
Inoltre Big Dick ha minacciato di far sparire i miei anfibi.
Ora, non è che io non voglia comprare scarpe nuove, figuriamoci, ma il problema deontologico sta nel fatto che malgrado i miei anfibi sano ridotti a una merda che tipo Gianfilippa la stronza per due anni ci si è fatta sopra le unghie, non riesco a sostituirli, perché non esistono.
Cioè, o compri scarpe da strappona per strappone oppure t'attacchi. Così qualche giorno fa siamo tornati nell'incubo dell'outlet di Valmontone.
Che così come appare sembra il villaggio incantato della principessa sgualdrina, ma in realtà è L'INFERNO. In più quando siamo arrivati pioveva a dirotto mentre nell'Urbe c'era un sole che spaccava il culo. Un paesaggio alla shining, con casette colorate e inquietanti, con le catene di pizzarito, pizzico e Mc merda che emanavano odore di fritto tossico da disastro ambientale.
I negozi di scarpe rimpinzati di punte e tacchi da passeggiata col trans sul viale della tangenziale est, le commesse che mi guardavano schifate per via degli anfibi a brandelli, per le calze al ginocchio e un maglione xxl di Big Dick causa escursione termica da provincia, carico da novanta: i capelli a cespuglio per via dell' increspamento da umidità. Parentesi- vorrei vedere quella baldracca di Afef e i suoi ricci perfetti dopo venti minuti di pioggia torrenziale- chiusa parentesi.
Insomma, siamo tornati a casa tristi e affranti. Siamo sempre molto tristi quando torniamo dai centri commerciali. Romanina, Decatlon, Ikea, Panorama, Euronix, Comsumiamo, Nonpensiamo, Omologhiamo, Cosefutili, Au(s)chemo Compulsivo, tutte catene della immensa distribuzione che ti fanno sentire vuoto e solo e bisognoso di suicidio.
Che poi una volta dentro, qualcosa la devi comprare per forza. Pensi: vabbè ormai sono qua, gli assorbenti me li compro. Che poi ti chiedi come minchia sia possibile che 20 bastoncini intra cosce costino 5 euro e 80. Che poi vai a pagare e la cassiera ti fa:
- Qual è il suo cap?
e tu
- Eh?
- Il suo cap, codice di avviamento postale
e tu pensi, stà a vedere che me li vogliono spedire a casa...
- Allora?
fa la cassiera
e tu
- Perché lo vuol sapere?
Allora lei ti guarda con quegli occhi da bove altro che pio e scoglionatissima ti fa il favore di risponderti
- Perché "dobbiamo" sapere da dove vengono i nostri clienti
Dobbiamo? Dobbiamo? e che cazzo siete, cassieri del sismi?
- Come dobbiamo?
Lei alza gli occhi al neon mentre la fila di carrelli ultracarichi si accumula pericolosamente dietro la tua esitazione
- Non le è mai capitato che le chiedessero il cap?
-No, sinceramente alla cassa mai
- Insomma non me lo dice?
- No
- 15 euro e 60, carta o bancomat?
Ecco.
Ora ciao che c'è il vecchio che mi sta aspettando all'angolo di via da Giussano, sul marciapiede.
sabato 17 maggio 2008
IL CAP
Pubblicato da zero in-coscienza alle 14:24
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