Mentre un manipolo di ipocriti si accalca in piazza San Giovanni per celebrare l'istituto FAMIGLIA, io prendo il treno e me ne vado in campagna, lontano da questa città in cui tutti, ma veramente tutti hanno qualcosa da manifestare.
Fascisti, alieni, democristiani, casalinghe, pornostar, pulci, alghe dell'adriatico, tonni siciliani, pali della luce, camionette dell'Ama, tassisti, cassettoni elettrodomestici scaldabagno abbandonati nei cassonetti, farmacisti, coni gelato alla stracciatella, distributori di sigarette, Montepulciani d'abbuzzo, sindaci, zoccole, forzaitalioti, cartine rizla... tutti, hanno manifestato per le vie di questa città e tutti possono ancora farlo.
Chissà che tipo di slogan riecheggeranno in questo giorno funesto. Immagino qualcosa del tipo:
- 10, 100, 1000 matrimoni!
- Padri, violentate le vostre figlie adolescenti!
- Zii, un nipote a portata di mano è una finestra aperta sulla pedofilia
- Figli, abbandonate i vostri vecchi!
- Al rogo gli assistenti sociali.
- Diciamo NO all'ingerenza della giustizia nelle nostre case: gli abusi sessuali sono un fatto privato!
- Mogli, vostro marito vi corca di mazzate? chiedetene ancora!
- Diciamo SI al diritto del familiare di prendere un bazzuca e sterminare la propria gens
- Sei stufo di tua moglie? sei stufa di tuo marito? prendine un'altra/o! sconti sulla rottamazione del coniuge
- L'harem è il tuo sogno da bambino? sei matrimoni sei divorzi e cinque convivenze, la soluzione a portata di mano!
- Diamo fuoco ai froci nella notte, ma se poi scopri tuo marito prono sotto un trans, chiudi un occhio, che i panni sporchi si lavano in casa!