Non c'è niente da fare, bisogna dirlo.
Sto rivedendo la mia posizione sul fenomeno Pulsatilla.
Ieri incontro divertente, allegro, frizzante come uno spumantino da produzione industriale.
Questa ragazzina di un metro e trenta, carina, con la faccia che ispira una cosa del tipo facciamoci un aperitivo che ci spisciamo dalle risate, ha parlato ininterrottamente per due ore.
Infinito soliloquio, ma non di quelli che ti si attaccano allo scroto.
Logorroica fino all'inverosimile, capace di schiaffare tra una blablablabla e l'altro la battuta ad effetto a punto giusto ( e l'effetto è appunto una risata omogenea a salire) , l'ostentata sicurezza di chi di botto si è ritrovato a essere popolare-pieno di soldi- oratore in assemblea a soli 20 e qualcosa anni, le esagerazioni appena accennate del prototipo dell'intellettuale nostrano che fa cose inconsuete che prende medicine inconsuete che vive di notte che scrive di notte che non guarda la Tv.
Questo e probabilmente molto altro è il fenomeno Pulsatilla.
Che scriva di notte, poi, certo.. ci può pure stare, nel senso che quest'aspetto bohemian contribuisce a creare l'effetto ragazzatormentatachesisenteaproprioagionelletenebre
mentreilgirno
laripugnainquestomondo
dipoveriidioti però! sarà che io di notte dormo o la massimo mi concedo qualche trombata di straforo, ma sempre prima di addormentarmi! sarà pure che invece all'età sua, cioè almeno un paio d'anni fa, la notte me la rigiravo nelle bettole, nei locali tecno-city elettronic-syberpunk-hacktivism music e simili da atmosfere berlinesi e installazioni continue che in realtà facevano abbastanza cagare, nei centri sociali con i cani seduti al tavolo a prendere una birra e i padroni dei cani arraffazzonati a terra a leccare la sugna dal pavimento, a fare il bagno al mare -Cancelli Ostia beach-, insomma cose così, da giòvane..
non è detto che abbia speso bene il mio tempo, anzi.. però con gli ormoni a palla e qualche carburante nel sangue mi sarebbe risultato davvero difficile starmene in casa a SRIVERE di notte.
Comunque.. se è vero, lodevole fanciulla!
Ad ogni modo mi è stata simpatica e ho capito ( faccio outing) che quello che mi mal disponeva nei suoi confronti non è niente di personale, anzi:
Rosico e basta.
perché lei ha trovato un editore disposto a farla uscire dalla melma
perché lei ha pubblicato un libro alla zelig che le permette di vivere e fare tante altre cose
perché lei è una che scrive e la invitano perché ormai ricopre a pieno titolo questo ruolo
perché io continuo a dirmi che invece a scrivere sono buoni tutti e quello che sto facendo non è niente di speciale.
Che il popolo d'Italia è fatto di cantanti e scrittori.
Che ognuno, anche un nonno analfabeta, ha messo nel proprio cassetto un manoscritto turgido di coseimportantiperchèmiriguardano-cosedellamiavita-
chenoncelafacciopropprioatenermiperme.
e che chissà perché si pensa che debbano interessare l'umanità.
Vabbè, magari questo post è un po' amaro, ha il sapore dell'invidia, che è un sentimento molto brutto, ma che c'è. Perché non ammetterlo? infondo anche la cacca è molto brutta, ma nessuno si sognerebbe di affermare che non la fa.
domenica 6 maggio 2007
Pulsatilla il fenomeno(o mostrum, nell'accezione latina)
Pubblicato da zero in-coscienza alle 11:51
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