Qualche giorno fa sono entrata in un sexy shop per fare un regalo ad una mia amica tanto sola... e tanto bisognosa di verga.
Big Dick è rimasto fuori, lui si vergogna a entrare nei sexy shop, comincia a sudare freddo, ad aggirarsi guardingo tra cazzi giganti e fori di culo e altro, con la testa bassa e il colletto sul muso per paura che qualcuno lo riconosca ...chi poi? e anche se fosse , quella del sexy shop è una delle tante zone franche ( come il cinema porno, come in videoteca la sezione riservata ai maggiori di 18 anni, come la prima di un film di Vanzina, come in libreria a sfogliare Giorgio Faletti ecc) in cui anche se incontrassi tua madre non ti potrebbe proprio dir nulla.
Ho trovato un aggeggio inquietante.
Inquietante è dire poco, agghiacciante, porno-infantile, da regressione sessuale alla fase dei balocchi e delle macchine che camminano con la corda.
Insomma: una bambolina tipo baby bimba o ciccio bello, con un motorino nella schiena ( tipo quelli che fanno vomitare baby bimba o battere le mani a ciccio bello) due tette enormi dai capezzoli esagerati con su scritto Push here. E quando sono andata a pushare here la bambolina dalla faccia da bocchinara ha spalancato le gambe in automatico scoprendo una fighetta pelosa dal foro impercettibile.
Dunque inutilizzabile.
Quindi trattasi di un gadget da compagnia, tipo soprammobile, tipo peluche sul comodino, tipo ... insomma ci siamo capiti.
Accidenti, ho pensato.
Chissà chi è quello sfigato che si mette in casa una roba del genere e poi ho pensato pure che il corrispettivo maschile sarebbe irrealizzabile. Infatti, se è vero che baby troia apre le gambe appena le sfiori i capezzoli, baby porco dovrebbe alzare l'asta appena... appena lo tocchi dappertutto.
stando a come funziona l'organo maschile dovrebbe essere così: una pacca sulle spalle e Pum, dritto. Una carezza sulla guancia e Pum, dritto. Una sfiorata di braccio e Pum, dritto. Un lavoro da ingegneria aerospaziale, per cui irrealizzabile.
Poi non ho comprato nulla. La baby troia mi aveva troppo mal disposto.
Ho ripiegato su "sostiene Pereira" di Tabucchi, che non è proprio come un vibratore, ma è cazzuto lo stesso.
Tanto per cambiare discorso, sto per fare una di quelle cazzate megagalattiche di cui mi pentirò due nano secondi dopo averla compiuta: Vendo la videocamera.
Mi piange il cono ottico e la milza anche, ma sono veramente messa male.
Golden Virginia.
E' il tabacco che sto fumando da quasi un mese.
Il tabacco è come il Pil, è l'indicatore assoluto della mia condizione economica.
Quando non hai soldi neppure per comprarti le sigarette, cosa cazzo fai film a fare!
venerdì 11 maggio 2007
sexy shop
Pubblicato da zero in-coscienza alle 10:33
Etichette: la scuola di okuto