Dice che quando uno ti chiede di sposarlo prima ti mostra un anello e poi ti dice: vuoi sposarmi? tu poi valuti l'oggetto e nel caso si possa prendere in considerazione rispondi. Il tipo di risposta affermativa o negativa dipende da molti fattori, il primo in ordine di importanza è: su quale carta di credito pensi tu possa sederti in futuro.
Dice.
Ma è falso.
E' falso perché può anche capitare che uno ti dica: vuoi sposarmi? e invece dell'anello ti mostri due marche da bollo da 16 euro e 50 per le pratiche al municipio.
Tu ovviamente non sei tenuta a rispondere e allora ti guardi in giro, ti gratti l'ascella e poi dici: scusa, devo andare in bagno. Poi il bagno è occupato e passi 14 ore in fila così quando torni, lui s'è scordato e vi prendete un'altra birra.
Poi un giorno qualsiasi vai al bancomat e quando infili la carta lo sportello te la risucchia e non te la restituisce mai più.
Questo è fonte di grande sofferenza.
Lo sportello non dispone di capacità interattiva così puoi anche smettere di chiedergli: perchè? perchè? perchèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèè?
Allora pensi che il bancomat, vabbè, è andato mentre per quanto riguarda la carta ricordi che Fineco ti ha mandato un email e poi un sms e forse ha anche provato a chiamarti ma tu non hai risposto, per dirti che sei in rosso, che sei andata sotto, che sei povera, che sei senza speranza, che ti schifano e prendono le distanze da te e mo so cazzi tuoi.
Poi un giorno sei al lago di Martignano, sei stesa che ti guardi la panza e pensi: se sto stesa va che è una meraviglia mentre particella di sodio ti parla di un fantastico libro che sta leggendo che è proprio fantastico, dice lei, che è una scoperta, che l'ha trovato pubblicizzato su D di repubblica che bli e bla che cicì e ciciù con l'entusiasmo alla Mario Merola di particella di sodio che ti piace tanto perché poi ti appassioni e dopo 15 minuti di sviolinate su sto libro ti arriva all'orecchio un'informazione che è come una pugnalata tra capo collo e midollo spinale. Ti pieghi dal dolore, ti contorci, ti trasfiguri e bestemmi in tutte le lingue morte conosciute.
Hai capito che la merolata riguarda un certo Lazzarotto che era con te, quel giorno pieno di aspettative, quel giorno a Bardonecchia, a leggere le sue cose in quella specie di festival per giovani autori emergenti.
Più metti a fuoco e più ti contorci. Più metti a fuoco e più diventi brutta. ( Bestemmi) Un mostro di bile. Una schifosa blatta piena di materiale corrosivo ( bestemmi).
Ricordi che gli editori lo aveva abbruttito, (bestemmi) che Giulio Mozzi gli aveva consigliato di lasciar perdere e di darsi all'ippica (bestemmi), che il Lazzarotto si era depresso, poi incazzato e poi depresso di nuovo.
Ricordi inoltre che lui è uscito dalla scuola Holden (bestemmi).
Poi fai mente locale, prendi fiato e dici cose che non possono essere riportate.
Poi, e non sai il perché ti venga in mente, ma ti viene, ricordi un fatto accaduto molti anni prima. Il fatto è questo: eri una giovane ventenne senza lavatrice. Eri andata a casa dei tuoi amici pugliesi ( quelli che ti hanno insegnato a cucinare, a bere, a mangiare le friselle e le cime di rapa), avevi lavato la tua fraccata di panni e dopo averli insaccati nei bustoni tipici dei venditori ambulanti, te ne andavi a prendere il tram verso casa. A un certo, e non capisci perchè, neanche a distanza di anni con l'ausilio della saggezza, una donna ti carica in macchina, ti porta, si azzuppa le tue buste, si fa 6 piani a piedi, ti entra in casa, ti stende la biancheria, ti fa il caffè ti dice che la prossima volta devi lavare così e cosà e poi va via.
Non la vedrai mai più.
Allora cerchi di dare un senso alle cose della tua vita che non hanno senso ma neppure altro e ti autoconvinci che sei una sculata di prima categoria e che prima o poi un deus ex machina arriverà a pararti il culo e che devi stare tranquilla che è solo questione di minuti.
E infatti arriva.
E ciao.
giovedì 3 luglio 2008
DEUS EX MACHINA
Pubblicato da zero in-coscienza alle 19:18
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