lunedì 22 marzo 2010

C'E' SEMPRE UNO PIU' NANO

Questa cosa dei numeri ambigui delle manifestazioni, insomma, ci siamo abituati. Eppure sia, c'è un limite a tutto.
Mi è sembrato di rivivere quella situazione in cui chiedevo a una proprietaria di casa a Nettuno quanto costassero gli appartamenti nella zona e la tipa rispondeva
- Beh, c'è poco da fare, i prezzi oscillano tra i 3 mila e i settecento mila euro
Come andare dal falegname, o meglio, per essere più realistici, all'Ikea. Ti serve un mobile scadente per la tua casa arrangiata, apri il fogliettino con le misure della parete e su c'è scritto, lunghezza: 2-18 metri, larghezza: come ti ispira.
E' grossa questa del milione di pdl-lini in piazza, più grossa del premier taumaturgo.
Sconfiggerò il cancro.
Poi mi infilerò un reattore nel culo e sulle mie spalle e le mie chiappe si ergerà la nuova compagnia aerea nazionale.
Oltre a produrre energia superinquinante per i prossimi trismilioni di anni.
E spostare il parlamento negli studi della prova del cuoco.
A discutere di questioni imprescindibili, tipo arrosto porchettato con marmellata di gin seng e anatra frullata in salsa di gomme lisce Toyota.
Poi, chiamando a raccolta la feccia dell' umanità frequentante i peggiori bar di Caracas, fonderò un partito improponibile, senza nessuna apparente speranza di consenso.
Che vincerà a manetta nei secoli dei secoli.
Amen.
Come? l'ho già fatto? e senza smentite?
E allora, tu, alzati e cammina!
Uffa, rispose Brunetta.

Farfafà