martedì 24 febbraio 2009

John Holmes

Dovete sapere che le donne hanno l'utero e, al posto dei coglioni, le ovaie.
Ora, siccome qua, io e il mio Walter ego, siamo arrivate ai 30, ci è stato consigliato di rifare il tagliando.
Quando si parla di revisione, oltre al controllo dell'olio e all'esame delle urine, ci si fa un giro di giostra nell'antro incantato di nostra signora delle grotte.
E' così, ce devi sta.
Perciò, dopo aver bevuto un litro e mezzo di acqua levissima, comprata a mezzi a mezzi nei peggiori bar di Caracas al prezzo di 90 centesimi ogni 50 cl, mi rotolo rigonfia come un cotechino fuori stagione, dall'esecutore dell'esame infame, un certo, manco a dirlo, dottor Del Pelo. Vabbè, sarà un esperto.
Arrivo che il pensiero di riuscire a fare pipì è come la realizzazione del sogno di una vita.
Ovviamente non posso.
Ovviamente devo aspettare.
Ovviamente non bestemmio chè sono personcina educata ma m'impilo mentalmente tutto il calendario da gennaio a dicembre.
In sette lingue diverse, quelle morte incluse.
Morte come il mio senso dell'umorismo in questo momento.
Il dottor Del Pelo mi fa accomodare, che accomodare in questi casi significa stendersi senza mutande, gambe aperte, parpaia all'aria.
Il Del Pelo fa conversazione come fossimo al bar, invece siamo io stesa senza mutande e lui sopra di me, il sesso non c'entra e in più ho appena pagato 100 euro.
Del Pelo- Nardozi con una zeta.. da dove viene questo cognome?
Farfa- Non che questo suo trafficare nella mia figa mi metta in imbarazzo, ma sa, in questo momento proprio non mi sovviene.. non saprei.
A questo punto il Del Pelo afferra un John Holmes, lungo e sottile, 38 cm circa e poi mi guarda. Sadico.
Io guardo il John Holmes, poi guardo lui.
Farfa- Scusi, cosa pensa di fare con quello?
Del Pelo- Questo serve per guardare dentro.
Dice proprio così, guardare dentro.
Io sono un fenomeno carsico, Del Pelo è il mio speleologo, la protesi di John Holmes la sua torcia.
Dall'espressione della mia faccia colta dallo sgomento più puro, Del Pelo si accorge che qualcosa non va, allora mi fa
- Non ti faccio sentire niente, sta tranquilla...
Farfa- ....
Del Pelo- In questo caso non far sentire niente è motivo di vanto...in altri no..ah ah...
Già.
Triste ma vero.
Il cazzone col camice, credendo di fare cabaret, brandendo all'aria il John Holmes dal prepuzio videoequipaggiato, butta là una battuta medico-pecoreccia e poi sfiata ah ah
E io
- Ah ah ( microcefalo...)
E lui
- Ah ah
E io
- ( muori)
e lui
-Ok, inizio...rilassati..
Questa è la deprimente storia di una visita endogena, detta anche ecografia transvaginale. Se vi è piaciuta televotate mandando un sms al numero 49756 al costo di 700 euro iva inclusa con il codice "CACCA JWXZ" specificando: SONO UN IDIOTA.
Detto questo, ciao.
Vostra farfacarsica

giovedì 19 febbraio 2009

A Walter, ma n'do cazzo vai mo?

Allora, che dire, sono tempi duri, tempi di merda, tempi di merda dura. Quella da emorroidi.
Intanto salutem'a Soru-ta, poi ciao anche a Veltron, Veltronis che molto dimessamente s'è dimesso, lasciando il PD nella cacca di cui sopra, sempre la stessa, quella da emorroidi.
Mi spiace, lo devo ammettere. La maggior parte degli ex comunisti, radical chic, anarchici, dalemiani, intellettualelli, manifestauri e quanta più roba ci più stare per dire vagamente" gente di sinistra" non ama Veltron, Veltronis. Qualcuno lo schifa, altri ancora lo reputano un'imitazione dell'imitazione di Crozza. Il 3% non so.
Io, cioè, a me dispiace. A me Walter piaceva. Un uomo onesto, di cultura, educato.
Lo so che si vola basso, lo so.. però appunto di questi tempi, un uomo onesto, di cultura e educato, ma dove cazzo lo trovi in parlamento? dove?
DOVE?
Che peccato. Ero così figo come sindaco di Roma, Romae.
Era così zero xenofobo come sindaco di Roma, Romae.
Aveva fatto l'auditorium, la festa del cinema, a Roma, Romae.
Per il cinema aquila gli sarò grata a vita.
Per i libri che ha scritto un po' meno, però almeno lui sa scrivere, non che sia un gran talento narrativo, però almeno è alfabetizzato. Per questa città, ormai devastantemente fascista, data in pasto ai buzzurri, ai coatti, ai razzisti, ai buzziconi, agli imbroglioni, ai truffatori, agli strumentalizzatori, ai preti e al Vaticano, Walter rimane un gran bel ricordo.
Un ricordo che è rammarico

domenica 8 febbraio 2009

UNA PISCINA OLIMPIONICA PUO' CURARE UNA CISTITE?

Sono sveglia dalle 5, tribolo fino alle 9 per un'assurda quanto feroce cistite di ritorno. La prima volta l'avevo avuta due anni fa.
Farfa: ho un bruciore pazzesco qui, ho la sensazione di dover pisciare ogni due per tre ma poi è un falso allarme.
Ciuffo: Uhm... ti faccio il foglio di ricovero, potrebbe essere una compromissione carpiata letale del timpano destro o peggio ancora un tumore al cervello
Farfa: Ciuffo, secondo me è una cistite
Ciuffo: Uhm... una cistite...Ci vuole allora senza dubbio una crema antistaminica da applicare sull'avambraccio, quello che vuoi, destro o sinistro fa lo stesso, mattina e sera
Farfa: Ciuffo, sarebbe più opportuno un antibiotico specifico per le vie urinarie
Ciuffo: Uhm...antibiotico specifico per le vie urinarie...

Così, per due anni, grazie all'ausilio risolutore del mio super megamedico condotto Ciuffoman, sono stata tranquilla, niente più sensazione di pisciare schegge di vetro da birra Peroni, niente vescica in fiamme, niente imbarazzo della serie
Farfa- No, non posso
X- Hai le tue cose?
F- No
X- E allora?
F- ..
X- Non mi desideri più?
F- ..è che...
X- Hai un altro
F- No, non ho affatt...
X- Gallina che non becca ha già beccato
F- Senti..
X- Lo sapevo che sarebbe finita così
F- Aspetta un sec..
X- Non dovevo fidarmi di te..addio
F- :-(

Insomma tutto così, una deriva sentimentale dopo l'altra dovuta all'indicibile imbarazzo da cistite..che poi ho scoperto nel corso del tempo che tutte le donne, tutte, nessuna esclusa, giusto forse quelle dai zero ai 7 anni, hanno sofferto e soffrono costantemente di incontri ciclici del terzo tipo con quel rotto in culo bastardo di batterio della cistite.
Tutte le amiche a cui ho chiesto consiglio hanno avuto la stessa identica risposta: prendi "LA BUSTINA".
La Bustina, fantomatico farmaco che ti salva il culo ( o meglio la..) nell'arco di mezz'ora, nell'immaginario femminile mondiale è considerato alla stregua del sacro Gral, è un oggetto magico, apotropaico, una polvere carica di significati arcaici e meritevole di assoluta e prostrante devozione.
La Bustina è un rimedio la cui efficacia è miracolosa, la cui origine si perde nella notte dei tempi. La dicitura La Bustina va sussurrata all'orecchio e anche se la usano miliardi di donne al mondo è come se fosse appannaggio esclusivo di una piccola setta di templari con il reggiseno che decidono di svelarti il loro segreto perché ora si, adesso meriti davvero, ora che hai passato le pene dell'inferno a causa della cistite, ora meriti di essere affiliata al loro sabba e di essere parte integrante del più vasto progetto di conquista del mondo per l'istituzione dei saldi tutto l'anno e la rivalutazione della cellulite come primo canòn di bellezza occidentale.
Cmq, detto questo, ora pare che vada meglio, la polvere magica de "La Bustina" ha effettivamente sortito il suo sporco effetto, salvo poi avere leggere controindicazioni a livello di flora intestinale, ma questa, giuro, ve la risparmio..
Tra poco visiterò un appartamento qui accanto, al pigneto, nel cui condominio c'è una piscina. Olimpionica.
Si, avete capito bene,
PISCINA OLIMPIONICA,
70 mq, balcone e
PISCINA OLIMPIONICA.
L'affitto è una mazzata, devo dire, però cazzo, vuoi mettere? estate e inverno a mollo nella

PISCINA OLIMPIONICA?
E chi si sposta più? della serie, Roma 15 agosto, 45° all'ombra:
- Cavissima, quest'oggi ho passato tutto il pomeviggio nella mia piscina olimpionica pvivata, come? stai movendo avsa viva in casa? volgavissima!!!
Vediamo, molto facile che sia una bufala, magari l'annuncio dice
PISCINA OLIMPIONICA
ma poi vai là e quello che ti trovi di fronte è tutt'altro che una
PISCINA OLMPIONICA
ma piuttosto una pozza acquitrinosa che sembra una fogna ai cui bordi 25 pensionati fanno pesca sportiva di trote morte messe lì a scongelare...
Ora vado, ho ancora un esame giovedì e ovviamente sono in una botte di minchia..
Vostra cistallula.

sabato 7 febbraio 2009

QUANDO MANCANO LE PAROLE ANCHE SOLO PER INDIGNARSI

Caro PSICONANO
vorrei vederti esanime steso su un letto d'ospedale in stato vegetativo come una pianta in un vaso in cui qualcuno due volte al giorno, per anni e anni e anni diciamo fino a che non ne avrai compiuti 112 e non sarai morto di vecchiaia, versasse siringhe di acqua Lete e di carne simmenthal per tenerti in vita anche se non sei più niente dal giorno in cui hai avuto l'ictus.
Poi ovviamente verrei io di tanto in tanto a spegnerti cicche sul cranio.

domenica 1 febbraio 2009

Raccolta di racconti Raccolta di racconti Raccolta di racconti Raccolta di racconti Raccolta di racconti Raccolta di racconti

Giorni fuegosi. Tipo una terna di robe di libri di cose da dire di Mozziconi di gente che ascolta di ceres di vino di cagotto. Poi arriva oggi e finalmente respiri.
Che figata, è domenica, non piove, non ho un cazzo a cui pensare, non ho un cazzo da fare, non ho un cazzo ( ma quello nemmeno ieri e l'altro ieri e mai o sempre dipende dai punti di vista) ho tutto il giorno per tramortirmi sul divano e sfondarmi di frappe di salsicce ciociare di salame di focaccia di film cinesi. Ma a onor di cronaca:
Giovedì 29 gennaio
ore 16:00
Cagotto
ore 17
cagone
ore 18
Recupero Eugenia Monti alias La Genia alias super talento mostruoso mondiale con quel tocco esotico da: tessera sanitaria di San Marino che vale anche come bancomat e Nicola Ferrarese alias gran soleil il nettare degli dei, straeditore illuminato, 3/4 di sangue austro-ungarico, il resto grappa.
ore 19
Giufà. Comincia la "cosa". Siamo già belli che avvinazzati, la gente prende posto a sedere, non abbiamo un presentatore così Big Dick si improvvisa Pippo Baudo e parte col festival di san Remo. Nicola parla, Eugenia disegna e io, a conferma del mio celeberrimo acume, comincio a mandarmi in pappa il cervello così quando mi passano la palla, dopo un minuto e mezzo di cose dette alla cazzo, del tipo giro la ruota e compro una vocale, mi va in loop l'apparato fono articolatorio e quel che riesco a dire per mezz'ora è solo: raccolta di racconti raccolta di racconti raccolta di racconti raccolta di racconti raccolta di racconti raccolta di racconti raccolta di racconti raccolta di racconti raccolta di racconti raccolta di racconti raccolta di racconti raccolta di racconti raccolta di racconti raccolta di racconti per un numero n di volte che volge all'infinito.
A un certo punto qualcuno deve aver premuto "riavvia" perché, non so bene come, riesco finalmente a uscire dall'incartamento mondiale ciclico spazio-temporale paraplegico neurovegetativo del vortice infinito della raccolta di racconti raccolta di racconti raccolta di racconti, in qualche modo mi resetto e vado, a fare in culo sarebbe stata un plausibile destinazione, ma per fortuna frequento gente civile e nessuno mi ha suggerito il battutissimo iter.
Cmq, incartamento da lobotomia a parte, la presentazione s'è bella che fatta da , letture, interventi dal pubblico, domande a cui ho risposto senza mai più dire raccolta di racconti, Mozziconi venduti benissimo, momenti da star fatti di dediche e complimenti, ancora vino, poi trattoria e vari altri infiniti: di mangiare di bere di cazzeggiare di prendermi per il culo di bere di bere di bere di andare via e di dormire.
30 Gennaio, Sora
Mega supercazzola di paranoica tensione dovuta al fatto che la madre in occasione del ritorno della figliuol prodiga/scrittora invita tutti i cazzo di esseri viventi esistenti nel raggio di 8000 chilometri, san pietrini e cicorie incluse. Sindaco, prete, maestra delle elementari, preside del liceo, ex professori, più ovviamente tutto il parentume spalmato a macchia di leopardo fino alle 14esima generazione più amici e conoscenti più passanti coinvolti a suon di minacce e di mazzette...
Mancava il cane di famiglia che devo dire, ci sarà rimasto di merda, ma pazienza, alla prossima magari il libro lo faccio presentare a lui.
Arriviamo a merda perché siamo in ritardo di un'ora, come si conviene a una vera star tipo Anna Tatangelo, fiore all'occhiello del popolo sorano, spina nel culo di tutti gli altri.
La gente scazza, gli anziani decessano, i meno anziani fremono per andare a casa a mangiare pastina al brodo di pollo e sugna...e di noi nessuna traccia. Ma facciamo un passo indietro.
Ore 17
Ci infiliamo in macchina, la yaris ci guarda e ci dice: ma 'ndo cazzo volete annà!
Batteria scarica. Big Baudo ha lasciato le luci accese tutta la notte perciò scordiamoci 'o passat simme 'e napule paesà, wè.. chiamo l'aereo personale di Frattini, ma non risponde, vabbè, non importa, penso, mentre mi dò ancora due minuti prima di cominciare a dare di matto e infatti, culo a poppa troviamo uno che ci fa attaccare i cavi alle chiappe della sua auto e via, siamo merdamente in ritardo, ma almeno siamo qualcosa.
Insomma presentazione sfangata, gente contenta, mozziconi a ruba, dediche e disegni, grandioso aperitivo organizzato da Massimo della libreria Universitas, emblematico mecenate il quale ha dimostrato un'approfondita conoscenza del genere umano capendo che di fisso la gente va non dove la porta il cuore tanto meno la letteratura, ma dove la porta la panza, perciò abbiamo mangiato buonissimi saccottini al formaggio anche detti calascioni, vino, torte rustiche e tante altra roba che è stata una figata. A conclusione siamo stati sequestrati dai parenti della sottoscritta me medesima i quali ci hanno minacciato di morte se ci fossimo rifiutati di cenare con loro in una improbabile trattoria molto casa di campagna e poco trattoria in cui a parte noi c'erano lupi e broccoli paesani e la titolarecuocacamerieralavapiatti ci trattava come fossimo ospiti in casa sua per la vigilia di natale.
Pizze gigantesche e molto sugnose, funghi e strutto, lardo guaciale e pachino, grasso di foca e mozzarella, pomodoro fritto cipolla e olio di fegato di bue, pecorino romano pancetta affumicata avvolta in riccioli di strutto e mortadella.. insomma cose così, sul leggero digeribile, che infatti alla Genia il giorno dopo è venuto un brufolo da K2 che per vivere al sud conviene che appena nato, già che ti trovi in ospedale, ti prenoti da subito per un trapianto di fegato, così, giusto per stare tranquilli.
I miei carissimi e rumorosi familiari ci hanno gentilmente offerto la cena, siamo andati via soddisfatti, brilli e felici di aver trovato tanta ospitalità che nemmeno io me l'aspettavo che è bello sapere che ogni volta che vuoi c'è questo circo assurdo a accoglierti che ti vuole bene senza condizioni, sia che tu dica un milione di volte raccolta di racconti o che venda un milione di copie.
Sabato 30 gennaio, Togunà
Siamo arrivati all'ultimo giorno, il più figo di tutti, in cui ci siamo inserite, io e la Genia, all'interno di un'iniziativa che prevedeva una maratona letteraria di giovani autori nell'associazione culturale Togunà.
Abbiamo avuto anche un articolo sul corriere della sera e sull'unità ( me cojoni!)
Solita tarantella, tensione contenibile, ceres augurale e poi si inizia. Io presento il libro e il racconto su un fantastico divano scomponibile che lo dico per inciso, la sottoscritta me medesima e l'amica Valeria Pia si sono caricate a spalla, sole, per 3 piani, dopo averlo recuperato a casa di un piccolo lord in piazza di Spagna- ma questa è un'altra storia, Genia disegna proiettando sulla parete in tempo reale il fumetto che prende forma a passo di lettura. L'amico Antonio ha letto per me il racconto marmorto, fighissima interpretazione che quasi stavo per commuovermi tanto era credibile l'intera faccenda del disperato che annaspa tra le onde, che tipo ho pensato cazzo, che belle le cose che scrive sta qua, che poi sono io.
In genere in questi casi si prepara un mazzo di fiori da regalare all'interprete per ringraziarlo dell'ottimo servigio, ma Antonio è un pò troppo peloso per una composizione di margheritine e giglio, sembrandomi perciò cosa poco oppurtuna, gli ho offerto una sigaretta.
Alle 19:30 era prevista la presentazione del libro di Marco Lodoli, non avevamo un presentatore, Big Baudo si era rifiutato categoricamente questa volta di metterci una pezza, ero disperata all'idea che essendo stata pisciata da tutti, sarebbe toccato a m che con ogni probabilità sarei andata di nuovo in straloop con raccolta di racconti o peggio raccolta di lodoli, raccolta di lodoli, raccolta di lodoli, della serie Bona la raccolta st'anno famose 'n cannone de sta Lodoli, li semi me l'ha portati er sifone da Amsterdam..
Poi però, quando tutto ormai sembrava perduto, appare alla mia vista super bat-Giovanni Di Muoio-man, il quale senza troppi sfrittellamenti di coglioni si accolla la missione Marco Lodoli e la porta a termine brillantemente.
Giadim, sei il mio personale eroe della giornata.
Seguono aperitivi concerto birre magnanze e bevenze varie, la serata si conclude che sono serafica e giuliva come un certo Barabba dopo il confronto in piazza con un altro certo Cristo detto povero.

Gran soleil e la Genia hanno preso la via del nord stamane all'alba, manco li ho salutati visto lo stato di morte apparente in cui sono caduta catatonica ieri notte e dai cui sono riemersa solo alle ore 12 circa.
Ora ho finito, che cazzo di lunghissimo post, fatevelo bastare per tutta la prossima settimana almeno. Dovrei ringraziare una fraccata di gente perciò evito l'effetto elenco della spesa o dei caduti in guerra e dico un grazie generico, così, andò coglio coglio...
Nun ce se crede,
FUORI 3.

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