Devo raccontarvi questa storia aberrante, che ha i tratti del thriller, degna di uno dei migliori plot di genere, con chicche splatter e punte di assetato e sconvolgente cinismo ( a cui per altro, dovremmo essere abituati*).
Una persona che conosco molto bene e che frequento abitualmente ( una volta a settimana, diciamo così), una brava persona, bella persona, disponibile, gentile, gran lavoratrice, solare, divertente, sfigata nella sua condizione di straniera in Italia, paese di bastardi e razzisti e bastardi razzisti insieme, è stata appena licenziata ( si fa per dire, visto che un'assunzione non l'ha mai avuta).
Succede che questa persona lavora in una casa di cura gestita da monache sataniche, ma talmente sataniche che se Satana esistesse per davvero, si cagherebbe nelle mutande all'idea di essere adorato da gente di questo tipo.
Questa persona funge da sguattera.
Lava, stira, spazza, ramazza e pulisce i culi a degenti incartapecorite e allettate.
Uno di questi giorni, finito il turno, questa persona fa per andare via e, non avendo il permesso di usare l'ascensore, riservato alle sole monache e non certo alle sguattere, prende a scendere migliaia di rampe di scale fino all'uscita. Lungo il percorso, scalino dopo scalino, pianerottolo dopo pianerottolo, incontra il cadavere impiccato di una delle tante cartapecore detenute.
Ora accadde che la brava persona, presa da sgomento, come chiunque abbia ancora una qualche sensibilità da essere umano e non da pantegana ammuffita, dopo l' iniziale shock da visione di morto suicida appeso alla ringhiera della tromba delle scale per tramite di una calza di nylon, inizi a correre a destra e a manca, di su e di giù, alla ricerca di qualche bastarda monaca del cazzo in grado di venirle in soccorso.
Niente.
La casa di cura pare abbandonata.
Si attacca al telefono, chiama la direzione, chiama gli uffici, fa il numero di tutti le responsabili o presunte tali della baracca in questione, ma niente.
Presa dal panico allora, scavalca il cadavere, corre in cortile e dal suo cellulare ( faccenda per altro vietatissima dalle monache stesse: le sguattere hanno l'obbligo tassativo di non introdurre telefoni propri all'interno della casa di cura) chiama i pompieri. Perché i pompieri? boh, il primo numero che le è venuto in mente e così inizia a raccontare in maniera affannata, in un italiano stentato, ciò che ha visto: il cadavere ormai blu e pertanto risalente probabilmente alla sera prima, la calza di nylon attorno al collo, la posizione scomposta degli arti ormai completamente irrigiditi e così, mentre sta urlando sincopata che ha trovato un cadavere impiccato per le scale, arrivano le monache.
Una frotta di monache assatanate le intimano da lontano di attaccare subito, immediatamente. La brava persona, basita, non capisce, chiede spiegazioni, dice ma come, questa vecchia, l'ho trovata impiccata e le monache, no, attacca, attacca subito, non parlare con nessuno! il tutto urlato molto chiaramente mentre dall'altro capo del telefono i pompieri sono ancora in linea e assistono in diretta all'assurdità di ciò che sta accadendo.
Alla fine le strappano di mano il cellulare e la cacciano a male parole.
Le dicono di andarsene, di allontanarsi, ma lei si trattiene.
Si trattiene il tempo necessario per vedere le monache indaffarate, sudate, schiattate di fatica, tentare di rimuovere il cadavere. Dopo parecchi sforzi riescono a tirarlo su e a schiaffarlo nel suo letto da ex degente disgraziata.
Il tutto dopo essersi barricate dentro, a tapparelle abbassate, la porta chiusa a doppie mandate.
I carabinieri però non tardano ad arrivare così pure l'ambulanza, avvertiti entrambi dai vigili del fuoco insospettiti dalle urla diaboliche della telefonata precedente.
Fatto sta che quando arrivano, le monache si rifiutano di aprire, i carabinieri buttano giù la porta e quando entrano vien detto loro dalla madre superiora che la degente è morta nel sonno durante la notte.
I carabinieri, accompagnati da quelli del reparto investigativo, dicono, si come no, e salgono a controllare il cadavere stabilendo che l'anziana donna stesa nel letto, non solo è morta impiccata ma riporta chiari segni di lussazione degli arti dovuti al tentativo delle monache di ridistenderne il corpo, accartocciato come un pacco di Camel finito e ormai rigido da ore e ore di rigor mortis.
Come andrà a finire io non lo so, quello che so è che mi mancano le parole per esprimere giudizi in merito. Quello che sono riuscita a farvi è solo la cronaca più o meno fedele di ciò che è accaduto. Per il resto mi rimane addosso un senso di nausea misto a peli dritti sparsi un po' ovunque qua e là.
Fate voi.
*Piscicelli: «Sì». Gagliardi:...oh ma alla Ferratella occupati di sta roba del terremoto perché qui bisogna partire in quarta subito...non è che c'è un terremoto al giorno P:..no...lo so (ride) G:...così per dire per carità...poveracci P:..va buò ciao G:...o no? P:...eh certo...io ridevo stamattina alle 3 e mezzo dentro il letto G:...io pure...va buò...ciao».
Farfasconvolta.
mercoledì 17 febbraio 2010
AGGHIACCIANTE CRONACA DI UNA MORTE OCCULTATA
Pubblicato da zero in-coscienza alle 18:59
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martedì 29 dicembre 2009
OSTIA, ANTICA TRANSESSUALE..
La prima cosa con cui mi scontro ieri notte appena arrivata a Roma è questa notizia angosciante di una transessuale ritrovata imbustata in un sacco della 'monnezza a Ostia Antica. Per capirci, non è che fosse andata all'osteria da Gujermo* dove c'è scritto che se bevi pe' dimenticà, paga prima de magnà.
No, è stata trovata incastrata nel mezzo di un canneto, avvolta nel cellophane, trascinata dalla corrente a ruota libera verso la contenuta immensità del mar Tirreno se non fosse che un cespuglio rivierasco non l'avesse trattenuta.
Pare che un cane delle baracche, dalle sponde teverine di confine, tra cianfrusaglie, tazze da cesso accatastate, gomme carbonizzate, case spaiate e trabiccolanti, vetri rotti, lamiere, mattoni da muratura, rifiuti tossici e umani, abbia cominciato ad abbaiare attirando l'attenzione verso quel pacco umano gettato nel fiume trenta giorni fa.
E' una storia agghiacciante.
Alla Laura Palmer.
Noi generazione di trentenni sfigati a cui l'Italia ha promesso tanto e dato un cazzo, tutti noi figli dei tristissimi anni '90 ben conosciamo e mai dimenticheremo il nome di Laura Palmer e men che meno il suo scabrosissimo diario, comprato in allegato a qualche giornalino da adolescente e letto di nascosto nei cessi del liceo. O forse era alle medie.
E poi ci fu Twin Peaks.
Come dimenticare la prima favolosa serie di Twin Peaks dell'illustrissimo David Lynch con tutti quei nani e demoni e sesso a fottere e minorenni possedute e squartate e zoccole come non mai e quelle atmosfere da foresta nera, con la nebbia e i boschi fitti fitti carichi di mostri; i nostri incubi peggiori, noi poveri trentenni sfigati che da grandi avremmo voluto essere musicisti e scrittori e artisti e attori e pittori, noi, poveri attuali trentenni sfigati, sottopagati, frustrati, precari nella buona e nella cattiva sorte, quegli incubi ce li siamo fatti tutti e continuiamo a viverli, grazie anche a David Lynch.
Il decesso della transessuale trovata morta e insacchettata risale dunque al periodo Brenda Marrazzo e chiappe d'oro.
Devo ammettere che tra tutte le cose che avrei voluto scrivere di ritorno da Praga, e sono tante e mi spiace perché probabilmente non ne parlerò più, tra tutte le cose belle vacanziere e cazzone da ridere, che mi vengono bene le descrizioni dei popoli altri e Voi potete confermare, ebbene, al posto di una tale pregustata sciorinata di leggerezza, mi tocca invece parlare di questo fatto.
Certo, non me l'ha ordinato il medico, figurati, Siddharta, lui se non può appoggiarti un rimedio omeopatico non si pronuncia nemmeno.
Il fatto è che ciò CHE mi inquieta parecchio non è tanto pensare che la gente possa morire così, come uno schioppo, dall'oggi al domani e scomparire perché nessuno la reclama, perché nemmeno esiste nella sua clandestinità che infima Eva mandria, in Italia è pure un porco di reato, porco porchissimo come quei porci, bestie, che l'hanno pensato.
Mi si rizzano i peli invece se penso al perché, al possibile movente, al presunto assassino, al mandante di questo omicidio così tanto cinematografico e così terribilmente italiano.
Quando ammazzarono Pasolini, io non c'ero, non ero nemmeno nata, ma immagino che debba essere stata una batosta ineguagliabile, un tir preso in piena faccia, un impatto devastante sulla voglia di vivere dei contemporanei dotati di una certa capacità di comprendonio.
Mi sconvolge soprattutto pensare che la nostra classe dirigente, già sputtanata in abbondanza, che ha perso credibilità su tutti i fronti, che ci limitiamo a osservare e schifare senza nemmeno più giudicare, mi sconvolge pensare che tra le fila della nostra classe dirigente ci sia qualcuno, un manipolo, un singolo, tuti indistintamente, qualcuno che con la stessa faccia di culo con cui va dicendo in giro di rappresentare la volontà dell'elettorato e che tutte le sere si fa inculare da transessuali ben carrozzati, poi, arrivati a un certo punto decida che no, basta, si è ingrippato qualcosa, qua si rischia il culo e così, nella sua più ardua meschininità e bassezza morale, disponga, come un rattuso tiranno medievale, della vita e della morte delle persone.
Giocano a fare dio, ma dio non esiste.
Ma voi, scusate..
Cioè tutta questa faccenda, non vi inquieta?
* Non esiste nessuna trattoria da Gujermo a Ostia Antica. Licenza poetica fu.
Pubblicato da zero in-coscienza alle 18:30
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mercoledì 8 luglio 2009
VERONICA, YOU ARE NOT ALONE
Si vede che non ho niente da fare, si vede dalla prolificità del blog, i post si appostano recalcitranti uno dietro l'altro e forse era vera quella vecchia storia della quantità che non fa la qualità o la felicità o qualsiasi altra cosa tronca.
Oggi è arrivato Obama con la donna in giallo.
Mi piace quella donna, la trovo elegante, nonostante il grosso culo. E nonostante il fiore verde sul vestito giallo. Mi piacciono le donne che si vestono di giallo. Una volta qualcuno m'ha detto che se ti vesti di giallo o di verde è perché devi sentirti proprio una gran figa, la più figa delle fighe. Sarà per questo che non mi vesto mai di giallo né di verde né di fucsia né di rosa. No, per il rosa il motivo è un altro, è una sorta di odio profondo, non chiedetemi da dove provenga, c'è, è lì e basta, alla bocca dello stomaco, risale orrendo ogni volta che butto un occhio a un passeggino o a un bipide sotto i 50 cm.
Le bambine sono per il 90% vestite di rosa. Una volta qualcuno m'ha detto che le vestono di rosa, le bambine, perché nei grandi magazzini le robe rosa costano il 20% in meno rispetto alle cose normali.
Dev'essere per questo, che vestono di rosa.
Le bambine.
Per questo e per menomazione retinica delle mamme.
Vestono di rosa tutte, finché non avranno la forza e l'età per protestare e vestirsi di nero, con le facce bianche bianche, le borchie al culo, i capelli neri e appiccicati e le catene con i teschi.
Cmq.
Oggi è arrivato Obama. E anche tutti gli altri.
Sor Gianni e 'a mugliera sora (k)Rauti, hanno organizzato un pranzo per sole femmine sulla terrazza Caffarelli. Bella terrazza devo dire, bella scelta soprattutto, 40° all'ombra uno più uno meno, un manipolo di femminoni, le più first delle first del mondo, che gozzovigliano con code alla vaccinara rivisitate da un cazzo di chef tedesco.
Bella scelta.
Dico.
In tutto ciò mi sono chiesta: e la femmina di Berlusconi? lui smogliato di fresco, chi ci manda a parlare di borsette Dior e scarpette Prada?
No, davvero, ve lo siete chiesto? chi ci manda il nano predatore?
Un mignottone?
Una escort? questa volta un po' più di fiducia?
Una Carfagna?
Chi ci manda?
Noemi?
La cugina piccola di Noemi?
Guardate che è un problema.
E la Merkel? chi ci manda, il marito?
Vi immaginate il marito della Merkel?
come sarà, il marito della Merkel? un crucco tutto d'un pezzo con le guanciotte rosse da abbirrazzato, la panzetta tesa, i sandali Decatlon e le braccia incandescenti per quel nanosecondo di sole preso mentre attraversava il viale dall'Hotel alla macchina blu?
E se ci andasse davvero?
First lady 1- Oh, che bella l'Italia, peccato che mi stia cadendo l'intonaco dalla faccia, non farà un tantino troppo caldo?
First lady 2- Guarda cara, anche se ci sono 42 gradi, lo escluderei, dev'essere piuttosto colpa del fondotinta Chanel che hai indosso, non è di buona qualità, l'ho provato anch'io ma poi sono passata a un Dior
First lady 3- Sei mestruata? quando si hanno le proprie cose il trucco regge meno
Firt lady 4- Già, si aumenta anche di peso
Fist lady lady Obama- E' per questo allora che mi sta esplodendo il vestito giallo all'altezza del culo?
First lady 5- Oh si cara, non è che tu sia grassa, che abbia un culo enorme, no, no di certo. Sono le mestruazioni che su di te devono avere un effetto perenne
First Lady 6- Come i ghiacciai?
First lady 1- Oh, a proposito di ghiacciai, avete visto che dramma il riscaldamento della crosta terrestre?
First Lady 2- Oh che tristezza
First Lady 3- Uh che tristezza
First lady 4- Già, che tristezza.. l'avete gà detto "tristezza"'?
First Lady 5- Già, una gran tristezza, come i saldi che iniziano sempre prima, tutto quel popolo che si accalca!
First Lady 3- Orrendo
First lady 4- Già, orrendo
First Lady 5- Proprio orrendo
First lady 6- L'avete già detto " orrendo"?
First Lady n 4- Oddio, mi si è staccata un'unghia finta
First Lady n 5- Cazzo, è caduta nella mia pagliata fresca su letto di crauti bagnati di salsa al sandalo francescano!
Marito della Merckel- Pozzo afere une Weis da 12 litre?
Carlà poi, quella manco s'è presentata, figurarsi.. qui? je? je a le dejunè a la maison d'un fascist? mais no, volgaire!
( perdonate 'a maccheronicità der francese, ma cor pranzo alla romanesca ce stà bbene)
Insomma, sor (k)Rauti poi ha donato alle prime femmine del mondo un presente che consiste in una borsa griffata da uno stilista romano che nessuno si caga ( e ci sarà pure un motivo) fatta con materiali e lavorazioni ecosostenibili, la cui manifattura si deve a simpatici individui cinesi o indiani sotto i 6 anni che per l'occasione hanno lavorato facendo manciatone di straordinari, praticamente imparando a cucire anche con il buco del culo.
Questo è quanto.
Veronica, torna a scrivere letterine appassionate, ci manchi!
Pubblicato da zero in-coscienza alle 20:29
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domenica 21 giugno 2009
Berlusconi vs Patrizia, Davide vs Golia
Pubblicato da zero in-coscienza alle 14:21
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mercoledì 11 marzo 2009
LO STUPRO DELLA CAFFARELLA
Insomma, devo scrivere un post sullo stupro della Caffarella, lo devo fare, punto e basta, sennò schiatto.
Allora, succede che, ormai lo sanno pure i sassi, due ragazzini vengono aggrediti il giorno di san Valentino al parco della Caffarella; la ragazza viene violentata e il giovane costretto ad assistere allo stupro con somministrazione di randellate sparse un po' qua e un po' là..
Gli aggressori sono due e sono, indovina indovinello???
Romeni!!!
Ma va? Vabbè, sono romeni, le vittime hanno detto: i due che ci hanno aggredito erano stranieri, e perciò, siccome il fenotipo dello straniero stupratore, assassino, ladro, truffatore, ubriacone, rissoso e muratore è il romeno, anzi detto dall'italiano medio rumeno, che è dispregiativo ( anche se l'italiano medio non lo sa, causa la sua necrosi cerebrale), allora i due animali rari che hanno usato violenza su una ragazzina di 15 anni devono essere romeni.
Ora, come tutti sapranno, dopo un nanosecondo di indagini la polizia, prima è passata a prendere al bar da Lello: caffè corretto, sambuchino, grappino, limoncello e amaro del capo, poi con l'unica volante a disposizione in tutta la città di Roma è passata davanti al primo accampamento di disperati, ha tirato fuori una bottiglia di vodka e ha detto: chi la vuole? i primi due che si sono avvicinati sono stati arrestati. Una volta in centrale hanno annunciato: avemo trovato li colpevoli, eccoli, fateveli bastà, scusate ma mo dovemo d'annà a giocà a rimpiattello.
Il superiore ha guardato un attimo gli ammanettati e ha risposto:
- Come siete arrivati a loro?
- Te piji l'Appia, 'a fai tutta, a na certa giri a destra e 'i trovi, ce ne stanno tanti, ma tanti sa? avemo preso questi e li avemo portati, tanto so tutti uguali
- Giusto
Dunque da allora, cioè da febbraio a oggi, Alexandru Loyos e Karol Racz, sono in carcere.
Da premettere che tutti i media, nessuno escluso hanno trattato la vicenda e trattano la vicenda con i soliti toni da allarmismo mondiale per cui stai attenta donna che chiunque potrebbe violentarti, anche quel labrador che sta chiuso nel recinto del tuo vicino di casa, ma anche il tuo vicino di casa, meglio se romeno, ovviamente. E questo già di per se è rivoltante, come lo è la strumentalizzazione della destra di tutta la faccenda, come lo è il mentire sui numeri, sul fatto che gli stupri siano in realtà un fenomeno in diminuzione di anno in anno e che i primi secondo le statistiche a commettere violenze sulle donne sono gli italiani e non certo i romeni eccetera eccetera. Ma molto più rivoltante è il fatto che a questi due cittadini romeni sia capitato di finire in galera per caso, come se in questo paese giocassimo alla roulette con le vite degli altri, perchè una popolazione di analfabeti vuole, pretende, reclama il colpevole, perchè un governo di analfabeti che orienta una popolazione di analfabeti usa la gente come capro espiatorio da dare in pasto ai propri sudditi, alla massa ferocemente irrazionale, un fantom che guarda caso è straniero, che guarda caso è romeno.
Poi la storia del DNA.
I risultati delle analisi del Dna fatte dalla polizia scientifica: i prelievi compiuti sulla ragazzina non hanno rilevato l'impronta genetica dei due romeni, ma altri due profili cromosomici.
Risulta inoltre che i cellulari dei due non fossero alla Caffarella mentre i colpevoli consumavano lo stupro..
X- Capo, il riesame e la questione dei cellulari vogliono dire forse che i due imputati sono innocenti?
Y- Non dire sciocchezze Poncharello, è molto più probabile che i due balordi abbiano messo i loro cellulari in una borsa contenente dinamite e l'abbiano posizionata sull'autobus 55, poi, dopo aver consumato lo stupro, hanno aspettato che l'autobus tornasse indietro per recuperare la borsa, e sono pure laziali!..
X- ... e perché la dinamite?
Y- Menti criminali, Poncharello, menti criminali...
Insomma, anche un microcefalo lo capirebbe, NON SONO STATI LORO, ok?
Non sono stati loro.
Eccheccazzo!
Avete sbagliato, l'ennesimo svarione, non sono loro, punto. Su, dai, ricominciamo con le indagini ?
E invece no.
I due rimangono ancora dentro perché dopo la violenta macellazione mediatica che Alexandru Loyos e Karol Racz hanno subito, pare che tutte le coatte romane abbiano subito stupri, rapine, e scippi da uomini che guarda caso somigliano a questi due, i quali, a riprova della mediocrità del sistema di informazione italiano, a riprova della bassezza morale, della inesistente professionalità e dello spessore pari allo zero dei giornalisti di questo paese, vengono costantemente chiamati non per nome e cognome, ma per soprannome. Uno è stato definito il biondino...
Ecco, poi dite che mi accanisco, che sono troppo cattiva, ma santoddio, e su eddai! il biondino? veramente, i miei più sinceri complimenti per lo sforzo creativo. Immagino il momento del brainstorming in redazione..
R-Come possiamo chiamare il primo tizio? proposte? dai ragazzi, so che è terribilmente difficile, ma ce la possiamo fare..
1- Romeno!
2- Uomo romeno
3- Straniero
4- Straniero romeno?
R- No, non ci siamo, non ci siamo, ma sento che ci stiamo avvicinando...
1- Stupratore!
2- Stupratore della Caffarella
3- Caffarella
4- Fiat Panda?
R- Fiat Panda... non è male, vediamo... faccia da pugile e fiat panda si aggiravano nel parco della Caffarella quando ...no, non mi convince..
1- Ecco, uomo alto con i capelli biondi
2- Uomo alto
3.- Uomo nero
4- Uomo giallo
R- Perché giallo?
1- Perché è biondo
2- Allora uomo biondo
3- Biondone?
4 Ce l'ho, BIONDINO
R- Perfetto, biondino, eccezionale, imparagonabile, spacca.. Biondino, vai con biondino..
insomma, tutto questo perché faccia da pugile già ce l'avevano visto che a definire così Karol Racz è stata una donna la quale dice di aver riconosciuto in quest'uomo il suo stupratore, poi dice forse.
Poncharello- E' lui o non è lui?
Donna- Si è lui, ma non ne sono sicura
P- Allora non è lui
D- No, no, è lui ma potrebbe essere anche un altro
P- Quale altro?
D- Qualsiasi altro, anche tu...
Il Poncharello di turno allora si gratta l'armamentario che già lo sa che se poco poco dovesse uscire una frase del genere sarebbe fottuto, certo non tanto quanto un romeno, ma le sue belle rogne le passerebbe lo stesso: poliziotto stupratore di minorenni, di 40enni, di panchine e querce nane..
Ma insomma, dico io, cara tizia sulla 40ina pure tu aggredita a Roma, ok, capisco il trauma, capisco che sia difficile, anzi dificilissimo andare avanti, dimenticare e tutte quelle cose là, ma santoddio, potresti evitare di andare in giro ad accusare uomini in random se non hai la certezza matematica assoluta di aver riconosciuto il tuo aggressore?
Che poi, questo tizio qua, nemmeno ce l'ha la faccia da pugile, dai, ma quale faccia da pugile? è alto un metro e tre e non ha la faccia da faccia da pugile, ammesso che esista una caratteristica somatica del genere, perché infondo, nessuno se l'è mai chiesto in questo mese e mezzo, ma come minchia è una faccia da pugile?
Dunque, tornando per un attimo alla questione del nome, c'è da dire che tra tutte le bestialità che questa faccenda solleva e si porta appresso come un carro carico di letame, il fatto di non chiamare le persone per nome e cognome è una cosa mi manda in bestia, letteralmente, che mi fa salire la carogna.
Cazzo, affibbiare soprannomi è un trucchetto vecchio come mia nonna, quando vuoi disumanizzare una persona, quando vuoi toglierle dignità, identità, quando vuoi machiettizzarla, quando ti serve che diventi un fantoccio senza diritti, perché i diritti sono propri delle persone e non dei fantocci, ecco, quando l'obiettivo è questo, allora usi il soprannome. Dunque in Italia siamo qua, a questo punto, siamo tutti compagnoni di classe, c'è er patacca, c'è er secchio, faccia di culo e allora pure faccia da pugile anche se la faccia da pugile non ce l'ha. Almeno al liceo i soprannomi era azzeccati, tanto più che ai tempi della scuola er secchio era quello che al massimo rischiava di finire nella pattumiera, mentre faccia da pugile e il biondino non solo rischiano di essere condannati per un reato che non hanno commesso, ma rischiano, qualora li facessero uscire, il linciaggio da parte di tutti quei primati che intanto, per tenersi in allenamento organizzano ronde brandendo randelli.
Sai dove gliel'infilerei il randello a tutta sta gente?
P.S se qualcuno di voi sapesse come è fatta una faccia da puglie, prego inviare foto
Con rinnovata indignazione
Vostra faccia da farfallula
Pubblicato da zero in-coscienza alle 09:33
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sabato 7 febbraio 2009
QUANDO MANCANO LE PAROLE ANCHE SOLO PER INDIGNARSI
Caro PSICONANO
vorrei vederti esanime steso su un letto d'ospedale in stato vegetativo come una pianta in un vaso in cui qualcuno due volte al giorno, per anni e anni e anni diciamo fino a che non ne avrai compiuti 112 e non sarai morto di vecchiaia, versasse siringhe di acqua Lete e di carne simmenthal per tenerti in vita anche se non sei più niente dal giorno in cui hai avuto l'ictus.
Poi ovviamente verrei io di tanto in tanto a spegnerti cicche sul cranio.
Pubblicato da zero in-coscienza alle 14:45
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martedì 29 aprile 2008
lunedì 3 marzo 2008
Jamme Jamme 'ncoppa Jamme Jà Wè
Venerdì parto per Ischia.
Immagino bagni a mare, acque termali, fanghi, massaggi e cose così.
Il B&B prenotato si chiama Baia di Sorgeto, ed è questo QUI.
Se avete voglia clickate sulle foto a destra, leggete gli incredibili comfort da paradiso terrestre e poi scordateveli, perché questa roba qua è una delle più classiche sole alla napulè wè wè.
Presente quando sei a Napoli e hai la brillante idea di comprare una stecca di sigarette da un tizio baldraccato senza denti che ti parla in un idioma assurdo e dentro ci trovi tavolette di legno?
Ecco, più o meno è lo stesso principio.
Le fantastiche piscine termali sono una, UNA, pozza due metri per tre di acqua stagnante. Le stanze che ci vengono destinate sono odorose come una fogna, lo sciacquone rotto, l'acqua che viene giù dalla doccia è color rame e merda, niente colazione, niente caffè, niente acqua potabile, un unico mini market sfigato a chilometri di distanza al culmine di una salita che mi ha spezzato i tendini. ( a proposito, sono invalida).
In più abbiamo beccato un tempo di merda che dire di merda non rende l'idea.
L'unica cosa strutturalmente piacevole è stata il cibo, principale attività svolta dalla comitiva dall'alba al tramonto, da venerdì a domenica.
Il Peppino + moglie scatamarata, gestori di tutto l'ambaradam fatiscente, sono uno spettacolo raccapricciante.
Lui ci accoglie in ciavatte, maglione impataccato, caccola gigante che penzola dal naso facendo lo yo yo ad ogni respiro. La moglie che poi ci accorgeremo essere esemplare urlante di femmina sfatta, arriva in tuta, capelli impollinati di forfora e altro, maglione forato dalle termiti.
Addirittura il cane è sgarrupato, 150 anni di cane, fetoso animale che ha la funzione di deodorare l'ambiente.
Ecco.
Però mi sono divertita, ho riso il 90% del tempo, ho ascoltato tanta musica, ho scritto belle cose ma m'è venuta la tendinite.
Ah, cmq Ischia fa cagare. E' un'accozzaglia di case decadenti sparpagliate alla rinfusa, come se qualcuno le avesse tirate via da un sacco e le avesse buttate a mare. Poi la risacca le ha accatastate sulla costa.
Poi, non parliamo di Napoli. Bombay in confronto è una città nord europea.
Dico solo questo. Ho visto gente fare colazione seduta ai tavoli di un bar il cui dehor finisce dritto dritto su una muraglia cinese di monnezza che fa ombra a mezzoggiorno.
P.S il viaggio di ritorno l'ho fatto seduta accanto a un tizio fuori di testa come un culo, con la patta completamente sbottonata e l'abitudine di leggere il Codice Civile a voce alta, portando il segno con il dito.
Ok, vado, si si , vado.
Pubblicato da zero in-coscienza alle 10:52
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domenica 27 gennaio 2008
DA UN'E MAIL DI IVAN
Per questo post inauguro una nuova etichetta: Dai, su, vomitiamo tutti in coro
Sull’Espresso di qualche settimana fa c’era un articoletto che spiega che recentemente il Parlamento ha votato all’UNANIMITA’ e senza astenuti (ma và?!) un aumento di stipendio per i parlamentari pari a circa ¬ 1.135,00 al mese.
Inoltre la mozione e stata camuffata in modo tale da non risultare nei verbali ufficiali.
STIPENDIO Euro 19.150,00 AL MESE
STIPENDIO BASE circa Euro 9.980,00 al mese
PORTABORSE circa Euro 4.030,00 al mese (generalmente parente o familiare)
RIMBORSO SPESE AFFITTO circa Euro 2.900,00 al mese
INDENNITA’ DI CARICA (da Euro 335,00 circa a Euro 6.455,00)
TUTTI ESENTASSE +
TELEFONO CELLULARE gratis
TESSERA DEL CINEMA gratis
TESSERA TEATRO gratis
TESSERA AUTOBUS - METROPOLITANA gratis
FRANCOBOLLI gratis
VIAGGI AEREO NAZIONALI gratis
CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE gratis
PISCINE E PALESTRE gratis
FS gratis
AEREO DI STATO gratis
AMBASCIATE gratis
CLINICHE gratis
ASSICURAZIONE INFORTUNI gratis
ASSICURAZIONE MORTE gratis
AUTO BLU CON AUTISTA gratis
RISTORANTE gratis (nel 1999 hanno mangiato e bevuto gratis per Euro 1.472.000,00).
Intascano uno stipendio e hanno diritto alla pensione dopo 35 mesi in parlamento mentre obbligano i cittadini a 35 anni di contributi ( per ora!!! )
Circa Euro 103.000,00 li incassano con il rimborso spese elettorali (in violazione alla legge sul finanziamento ai partiti), più i privilegi per quelli che sono stati Presidenti della Repubblica, del Senato o della Camera. (Es: la sig.ra Pivetti ha a disposizione e gratis un ufficio, una segretaria, l’auto blu ed una scorta sempre al suo servizio)
La classe politica ha causato al paese un danno di 1 MILIARDO e 255 MILIONI di EURO.
La sola camera dei deputati costa al cittadino Euro 2.215,00 al MINUTO
Pubblicato da zero in-coscienza alle 17:37
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