mercoledì 28 febbraio 2007

Con qualche modifica direi che è perfetta : via Daniele via Lorenzo via l'anagrafe ...

Le cose che abbiamo in comune sono 4850.
Le conto da sempre, da quando mi hai detto: "Ma dai, pure tu sei degli anni '60?"
Abbiamo due braccia, due mani, due gambe, due piedi, due orecchie ed un solo cervello,
soltanto lo sguardo non è proprio uguale, perché il mio è normale ma il tuo è troppo bello!

Le cose che abbiamo in comune sono facilissime da individuare:
ci piace la musica ad alto volume fin quanto lo stereo la può sopportare,
ci piace Daniele, Battisti , Lorenzo, le urla di Prince, i Police,
mettiamo un CD prima di addormentarci e al nostro risveglio deve essere lì.

Perchè quando io dormo, tu dormi,
quando io parlo, tu parli,
quando io rido, tu ridi,
quando io piango, tu piangi,
quando io dormo, tu dormi,
quando io parlo, tu parli,
quando io rido, tu ridi,
quando io piango, tu ridi.

Le cose che abbiamo in comune sono così tante che quasi spaventan:
entrambi viviamo da più di vent'anni ed entrambi comunque da meno di trenta(?),
ci piace mangiare, dormire, viaggiare, ballare, sorridere, fare l'amore.
Lo vedi? Son tante le cose in comune che a farne un elenco ci vogliono almeno tre ore.

Ma, allora, cosè? Cosa ti serve ancora? A me è bastata un ora.

Le cose che abbiamo in comune. Ricordi? Sei tu che per prima l'hai detto.
Dicevi: "Ma guarda! Lo stesso locale, le stesse patate, lo stesso bracchetto!"
E a chi mi domanda una nuova conferma, un identico ritmo di vino e risate,
e poi l'emozione di quel primo bacio, le labbra precise, perfette, incollate.

Abbracciarti, studiare il tuo corpo, vedere che in viso eri già tutta rossa,
e intanto scoprire, stupito e commosso, che avevi le mie stesse identiche ossa.
E allora ti chiedo: "Non è sufficiente? Cos'altro ti serve per essere certa?
Con tutte le cose che abbiamo in comune l'unione tra noi non sarebbe perfetta?"

Quando io dormo, tu dormi,
quando io parlo, tu parli,
quando io rido, tu ridi,
quando io piango, tu piangi,
quando io dormo, tu dormi,
quando io parlo, tu parli,
quando io rido, tu ridi,
quando io piango, tu ridi.

Ma, allora, cos'è? Cosa ti serve ancora? A me è bastata un'ora.
A me è bastata un'ora.

Le cose che abbiamo in comune sono 4850.
Le conto da sempre, da quando mi hai detto: "Ma dai, pure tu sei degli anni '60?"
Abbiamo due braccia, due mani, due gambe, due piedi, due orecchie ed un solo cervello,
soltanto lo sguardo non è proprio uguale, perchè il mio è normale ma il tuo, oh, è troppo bello!
Troppo bello!

Quando io dormo, tu dormi,
quando io parlo, tu parli,
quando io rido, tu ridi,
quando io piango,

Luka

My name is Luka
I live on the second floor
I live upstairs from you
Yes, I think you've seen me before
If you hear something late at night
Some kind of trouble
Some kind of fight
Just don't ask me what it was
Just don't ask me what it was
Just don't ask me what it was
I think it's 'cause I'm clumsy
I try not to talk too loud
Maybe it's because I'm crazy
I try not to act too proud
They only hit until you cry
And after that you don't ask why
You just don't argue anymore
You just don't argue anymore
You just don't argue anymore
Yes I think I'm okay
I walked into the door again
Well, if you ask that's what I'll say
And it's not your business anyway
I guess I'd like to be alone
With nothing broken, nothing thrown
Just don't ask me how I am
Just don't ask me how I am
Just don't ask me how I am

Chiariamo qualche dubbio, mia cara Piccione


Allora, non è che tutto quello che uno scrive debba essere per forza autobiografico. Gli esseri umani non hanno necessariamente un'immaginazione da lombrichi! O almeno, gli scrittori non ce l'hanno altrimenti farebbero i contabili.
Perciò a scanso di equivoci vorrei ribadire la mia più assoluta dedizione al concetto fallico di virilità.
Anzi al fallo in quanto totem.
Anzi al fallo in quanto strumento.. ecco, così va meglio.
Gli uomini sono una delle cose che amo di più. E' ovvio che se dovessi scegliere tra Fortuna e Vulcano, sceglierei Vulcano in virtù di quell'oggetto pensile che ha in più tra le gambe.

martedì 27 febbraio 2007

In motorino con Big Dick

Big Dick - Sei in ritardo
Io- Lo so
B.D - Hai il bauletto aperto
Io - mhhhh
B.D - hai capito? hai il baulet..
Io - E' rotto! dai sali
B.D - Non passare nella corsia preferenziale, c'è una vigilessa..
Io -Dove?
B.D - Là, all'angolo, eccola
Io - Oh cazzo, pensavo fosse un cassonetto

lunedì 26 febbraio 2007

Fortuna Vulcano

Mi chiamo Fortuna Vulcano e sono una persona speciale.

Sono Fortuna con gli uomini e Vulcano con le donne. E’ divertente ma impegnativo, a volte stancante.

Sono al bancone di un pub, bevo una guinnes, la terza per la verità, questa sera sono Vulcano anche perché Fortuna beve solo vino e non starebbe mai seduta da sola al bancone di un pub. Il cameriere mi serve una ciotola di salatini a forma di faccette smile e mezze lune. Ha il petto largo, la barba incolta e un buon profumo, ma a Fortuna non piacerebbe così smetto di guardarlo.

Finalmente arriva Marlene, con quasi un’ora di ritardo. Mi afferra alle spalle e mi bacia sulla nuca. Ha le labbra umide di pioggia e fresche di marzo. Quando fa così ha voglia di scopare, perciò le chiedo se vuole bere qualcosa o se preferisce andar via subito.

domenica 25 febbraio 2007

Ninfa Scorpione


fletus passeris Lesbiae-Catullo-


PASSER, deliciae meae puellae,
quicum ludere, quem in sinu tenere,
cui primum digitum dare appetenti
et acris solet incitare morsus,
cum desiderio meo nitenti
carum nescio quid lubet iocari
et solaciolum sui doloris,
credo ut tum grauis acquiescat ardor:
tecum ludere sicut ipsa possem
et tristis animi leuare curas!

Il passero, delizia della mia ragazza,
con cui suole giocare, e tenerlo in seno,
ed a lui bramoso dare la punta del dito
ed eccitare focosi morsi................

Il cane alla guida del motorino

Ore 11:45, terme di Caracalla, semaforo.
Guardo perplessa il biker alla mia destra che appare come un alieno armato di varie ed eventuali alabarde spaziali alla guida di una navicella intergalattica su due ruote e penso a quale possa essere la differenza tra una moto-tir e un'utilitaria, quando qualcuno mi picchietta sulla spalla. Mi volto, sobbalzo: un cane con la messa in piega mi guarda e mi parla
- Hai il bauletto aperto
- Come?
- Il bauletto!
Con la zampa guantata mi indica il culo del motorino.
- Ah, si si è rotto non si chiude..
la donna seduta dietro gli da un colpetto sulla schiena, è scattato il verde, ripartono. Tutti, compreso l'alienbiker. I clacson mi ingoiano in una delicata esortazione a togliermi dai coglioni. accelero e vado. Costeggio il Circo Massimo e penso che forse dovrei smetterla con le droghe quando un'auto mi sorpassa a destra lampeggiandomi, un uomo si sporge dal finestrino e grida
- hai il bauletto aperto
Davanti a me il Teatro di Marcello, sulle strisce pedonali una colonna di giapponesi attraversa ordinata. Due occhi a fessura mi guardano e dicono
- すべての人間は
Il che significa di certo
- Hai il bauletto aperto
Annuisco e dico
- Lotto, è lotto no chiudele..
Via della conciliazione, parcheggio. Una suora mi passa accanto, mi sorride con i denti gialli e le calze spesse.
- Signorina, ha il bauletto aperto, rischia di perdere qualcosa..
- Che dio la benedica sorella, ma è rotto.
Mi avvio a lezione con l'intenzione di spararmi un colpo alle tempie.

venerdì 23 febbraio 2007

A FRANCO

TU PRETENDI ESCLUSIVITA' DI SENTIMENTI
NON ME NE VOLERE PERCHE' SONO CURIOSO BUGIARDO E INFEDELE...

..

Pippi Calzelunghe era una piccola stronzetta ninfomane ciuccia cazzi

Colloquio

- Salve
- Salve
- Cosa fa nella vita?
- Il pusillanime
- ah, credo che non sia la figura che stiamo cercando, mi spiace arrivederci.

Donna in pelliccia

Dp - Eih, lei signorina!!
Io - Si?
Dp - Dica, ma quante sigarette fuma al giorno?
Io - 10 e lei?
Dp - Io no, arrivederci
Io - arrivederci.

In autobus

Due donne anziane.
D1- ma perchè l'ospedale si chiama San Giovanni Addolorata?
D2- In che senso
D1- Addolorata, è maschio, dovrebbe essere addolorato
D2- Boh, forse è la clinica Addolorata di San Giovanni
D1- Si, mo pure le cliniche so addolorate, i marciapiedi, le scale, i cassonetti ahaha
D2- ahahah
D1- guarda che bella quella bambina
D2- Eh si, che occhi
D1- Mi sarebbe tanto piaciuta una nipotina, invece...
D2- Eh, è sempre così, quando si desidera una cosa succede sempre tutto il contrario
D1- Vabbè io scendo signò, che dio la benedica
D2- Arrivederci signora mia, che il signore c'accompagni
Io- Amen, cazzo nonna del popolo, mi sei passata sull'alluce.

martedì 20 febbraio 2007

Conoscenti al giornalaio

-Ciao
-Ciao
-come stai?
-benone e tu
-Bene, come va il singhiozzo?
- mah, oggi fanno 15 anni che ce l'ho.
- auguri!
-Grazie. 35 singulti al minuto, 18 durante il sonno
- E riesci a vivere normalmente?
- beh, ci si abitua a tutto
-ah si certo
-infatti
- ok, allora ciao
-ciao
-ah, senti
-dimmi
-quando tossisco, mi viene il pisello duro, vale lo stesso per il singhiozzo?
- secondo te sono diventato poligamo per hobby?

Ho deciso che non uscirò più di casa fino a quando non avrà smesso di piovere...
vediamo chi la spunta!

giovedì 15 febbraio 2007

O la curiosità di una ragazza irriverente che si avvicina solo per un suo dubbio impertinente:
vuole scoprir se è vero quanto si dice intorno ai nani, che siano i più forniti della vertù meno apparente..
tra tutte le virtù la più indecente...

venerdì 9 febbraio 2007

Odio la parsimonia.
Non ci sono proprio portata. Mi piace abbandonarmi alla bulimia degli acquisti insensati, fosse per me comprerei cazzate a raffica solo per il gusto di sceglierle e portarle a casa. Qualcuno lo definisce consumismo.
Io direi più goie de vivre o meglio soldi a fottere o ancora emancipazione dal lavoro miseramente retribuito e dalle bollette da pagare che ti tolgono il cinema o la cena fuori o quello splendido chiodo ( e per chiodo non intendo l'arnese da ferramenta) visto questa sera in vetrina in uno di quei negozi di periferia che tra l'ammasso di roba da strappone ogni tanto propinano anche qualcosa di decente.
In più devo dire che ultimamente il mio umore non è che sia dei migliori, ho i miei buoni motivi questa volta, si che ce li ho, esatto e sono pure abbastanza pesanti ( il gonfiore di pancia non c'entra, è roba ben più grave).
E poi, congiuntura astrale o menopausa che avanza che sia, ultimamente vedo in giro solo conoscenti più o meno intime e più o meno incinta.. o con a seguito già il manufatto finito..
La gravidanza mi deprime.
Mi deprime per una serie di motivi:

  1. non ne sento assolutamente il bisogno
  2. per questo vengo accusata spesso di essere un micascisto
  3. è difficile che in prospettiva possa mai soccombere all'idea di dilatarmi come una cornamusa
  4. di veder trasformare le mie tettine delicate in due borracce da campeggio ikea capienza 10 litri l'una
  5. non credo proprio che dalla mia figa uscirà mai qualcosa di più grosso di un organo maschile ( che quello, tutto sommato, un pò più grosso della norma ci sta anche bene)
  6. è da escludere completamente che io possa abbandonare bacco e tabacco per 9 più 4 di allattamento , per 13 mesi complessivi
  7. è assolutamente fuori discussione che io possa mai allattare alcunchè
  8. mi manca l'altruismo e la generosità per poter sottrarre attenzioni tempo e denaro a me stessa.
Non ho più voglia di continuare, l'elenco sarebbe lunghissimo, si trovano sempre dei buoni motivi per non farsi mettere incinta, per cui stacco, potrei andar avanti ad oltranza e sinceramente domani non è che sia propriamente un altro giorno come diceva Rossella, ma è un giorno in cui sono costretta muovere il culo abbastanza presto... e allora buona notte

sabato 3 febbraio 2007

Sono disoccupata!
Da ieri, mi sono licenziata, anzi mi hanno licenziata, anzi mi hanno indotto al licenziamento..
Bello ! mi piace essere disoccupata.
appena liquidata ero euforica, soldi in tasca tempo libero a fottere, niente responsabilità, niente più orari, niente teste di puppù da sorbire con il fetore annesso delle loro stronzate sparate a iosa...
ecco. .
- Signora, prego aiuta me io povera da un euro io malata signora aiuta me io 78 figli e 5 cani fame io ...
é una possibilità da non trascurare, in metro c'è posto per tutti, divitiae mendicandae sunt..
A.A.A fac totum offresi per lavoro part time, una due ore al giorno, salario minimo richiesto 200 e al dì, bella assenza, affabile mentitrice, truffaldina di professione, requisiti possibili ad ogni livello di specializzazione per qualsiasi campo di applicazione del sapere e del fare... astenersi perditempo
ihihihihih!

Essere disoccupata e lo yogurt autoprodotto... il pronto soccorso e le infermiere diplomate
i vecchi ubriaconi e questa magnifica città in cui non c'è mai l'inverno.