venerdì 3 aprile 2009

DERVISH

Allora, sono andata nel deserto con una guida egiziana, un certo Fabrizio. Lo, so, pur essendo egiziano ha un nome italiano, non è bidimensionale e non sta di profilo con le braccia da geroglifico e l'occhio accanto all'orecchio. E non è neanche un granchè.
Alla prima sosta metto piede giù, salgo su una roccia e mi sfracello il ginocchio. Sangue, dolore immenso, bestemmie e niente tintura di iodio. Me la daranno al villaggio beduino, penso, ma poi penso di aver pensato una gran cazzata, così, pazienza, se sopravvivo al tetano evviva allah.
Al villaggio i beduini sono lerci, ma lerci che sembrano il panno di daino che i rom passano sui vetri al semforo. I bambini sono sgarrupatissimi e mocciolosi, le donne sono una specie di sacco nero con gli occhi. Ci fanno il pane, ci danno il the, c'è puzza di merda di cammello ovunque.
I beduni sono degli esseri assurdi nella loro collocazione nel deserto. Sono biondicci con gli occhi chiari, verde meraviglia o blu crucco, e tu dici, mah! hanno la pelle scura come gli arabi dell'irriconosciuto stato di Palestina, sono belli, ma sono veramente troppo lerci, troppo anche per me, che le differenze culturali, che il relativismo, che bla bla e altre robe da manuale di etnologia.
Poi c'è un caldo da fusione epidermica.
Fabrizio la guida propone una motorata tra le dune.
Dico wow o forse azz, non ricordo.
Le moto non sono moto tipo free, con molta plastica e due ruote e un girasole appeso al parabrezza..no, hanno 4 ruote e sembrano quelle macchinine che si regalano ai bambini quando compiono un anno, però sono in ferro e vanno a 180 km orari.
E allora, mangiate la mia polvere brutti bastardi.
Era una vita che sognavo di dire una cosa del genere ma in sella a free è sempre suonata abbastanza improbabile, perciò mangiate la mia polvere brutti bastardi.
Una figata pazzasca. Ero inseguita da autoctoni indemoniati tipo attacco predone alla diligenza. Facevano dei numeri di uno stragallo impressionante, uno si è pure cappottato, un altro a un certo punto mi ha raggiunto e mi ha detto, tipo Arthur Fonzarelli, vuoi venire sulla mia moto? No, supercoatto del deserto, no, e sgommando gli ho fatto magiare la mia polvere, brutto bastardo.
Insomma, dopo un'ora mi ero rotta il cazzo e così fine motorata.
Si è cenato con i beduini che hanno preparato carne di qualcosa tipo capra o cammello o pollo o un misto dei tre impolpettati e molto speziati, pane cotto nella sabbia e fuoco alimentato da sterco di animale. Molto sterco, secchionate di merda di bestia assolutamente biodegradabile.
Un dervish ha fatto per noi un'oretta e mezza di tourneate che ho pensato per tutto il tempo ecco, ora sbocca ora sbocca e invece no, quando ha smesso tutti e due i piedini a terra, tac, neanche un'incertezza, un impercettebilile disequiliBrio, niente, come avesse giocato a tre sette con il morto al bar per tutto il tempo invece di fare l'uragano katrina per un'ora e mezza. Poi ho pensato a quella volta che Big Dic ha messo Gianfilippa sulla sedia girevole e ha iniziato a farla roteare forte e sempre di più e dopo dieci giri lei si è lanciata a terra e mentre camminava sbatteva craniando dappertutto come fosse una bagascia alcolizzata.
Ora mi è finita la connessione, quindi taglio a corto.
Consiglio vivamente a tutte le donne single giovani, mezzane e incartapecorite, di venire in vacanza in Egitto.
Salam aleikum
vostra farfatourner