venerdì 21 gennaio 2011

COME ESSERE DISINVOLTI NEL CAMBIARE BRUTALMENTE DISCORSO SENZA AVERE L'ANSIA DEL FILO LOGICO

Ho questo problema, che i bambini non sono adulti.
Poi ho mangiato tocchi di tonno molto crudo al limone e un tagliere di formaggi vari tra cui pecorino sardo e toscano, parmigiano, brie e gorgonzola, salame di cinghiale e bresaola a sprazzi.
Sono al secondo bicchiere di vino e ancora non ho comprato gli stivali che ho adocchiato da 20 giorni, niente di più strano che quando mi presenterò non avranno più il mio numero.
E' angosciante questo fatto di avere un numero qualunquista.
Il 38.
Il 98% della popolazione italiana femminile calza il numero 38, perciò è molto prodotto, ma anche molto assaltato e in periodo di saldi, molto in via di estinzione.
Il 38 è una taglia standard.
38 di piedi, 38 di vestiti, ma mi stanno corte le maniche perciò poi prendo il 40, ma solo se l'abito è di fattura cinese, il che capita sempre più di frequente anche nelle migliori famiglie, tipo Versace e Armani ma anche Dior.
Si sa, i cinesi sono piccoli, perciò le taglie vanno rapportate alla loro struttura fisica dalle quale derivano le misure mini e le cuciture alla cazzo.
E' come quando guardi le taglie da Decatlon e quella che per un europeo è una S, per un americano è una XXS. Gli americani sono grossi. Antropomorficamente più grossi, come i tedeschi.
Inoltre questa sera me ne vado al concerto di Max Gazzè, che anche qui uno potrebbe tirarci su delle belle considerazioni sulle contraddizioni della vita. Della serie, Max Gazzè l'ho beccato quest'estate in un paesino in culo al mondo in provincia di Viterbo dove ha suonato in piazza e il popolo ha goduto gratis della sua musica, questa sera invece lo stesso pagliaio di capelli, lo stesso naso a uncino, la stesse S sibilante, lo stesso repertorio me lo ciuccio a 35 euro al biglietto.
Non è che voglia tornare sempre alla solita questione, però rimane il fatto che Roma è una città veramente cara. Se abitassi in provincia sarei ricca.
Oddio, vabbè, ricca no, però insomma, una più assidua frequentatrice di Carla G. questo si.
Mi sarei già costruita l'ambient piccolo borghese da casa a due piani con giardino cane e figlio più gatto felice di passare la vecchiaia in campagna, la monovolume 7 posti che dentro poi ci infili cane, gatto, figlio, sci, bici e tutto sant'Anna.
C'è da dire anche che un motivo ci sarà pure del perché non mi sono allestita la vita stile piccolo borghese. E il motivo lo conoscete tutti.
E meno male che lo sapete voi, perché a me è sempre meno chiaro, ogni giorno che passa, fermo restando che la provincia ha visto partire questo bel culo tanti anni fa e col cassio che lo vedrà mai tornare indietro. E' una questione privata, tra me e la provincia, che se la becco per strada gli faccio un mazzo tanto, perché l'acredine è tale che vale ancora adesso, nonostante siano passati secoli e vite e fiumi di melma e nel mezzo, nonostante tutto, anche cose belle, poche.
Ovviamente sono in ritardo.
Io credo fermamente nell'abolizione di gennaio e febbraio come mesi degni di esistere nel calendario occidentale.
Il freddo ha cominciato a paralizzarmi. Della serie, tetraparesi. Rimango bloccata davanti alla porta prima di uscire e mi assale la paura, agghiacciante, di congelare nel breve tragitto da casa al lavoro. E poi sono gobba nel tentativo di concentrare in meno spazio possibile il riscaldamento corporeo, ma sarà che sono coibentata male, perché il freddo è insopportabile e 4 strati di indumenti non danno risultati soddisfacenti.
Ieri sera ho visto un documentario su Medjugorje. C'erano questi veggenti che vanno in estasi a scadenze fisse, un giorno alla cazzo dell'anno, il 23 agosto tipo, perché? non si sa, è casuale. La madonna magari si è fatta un'agenda e se non stabilisce giorni precisi poi s'impiccia.
Dovrebbe avere una segretaria che le gestisca gli impegni mondani e ultramondani, ma più probabilmente un agente, una specie di Lele Mora nell'alto dei cieli.

Lele Mora- Signora, domani apparizione a Fatima, alle 16.45, mi raccomando c'è anche il papa
Signora- No, disdici, domani non posso, ho preso un appuntamento dalla Maddalena per uno scrub e un massaggio .

Che poi mi chiedo, ma perché deve piangere sempre? non può apparire e ridere una volta? Una, una sola.
Tra l'altro le persone lamentose non stanno mai simpatiche a nessuno, è anche controproducente come modalità d'approccio agli umani. La gente non ha voglia di subirsi i piagnistei altrui, lo sappiamo tutti.
E insomma, questi veggenti dicono di vedere la Madonna che dà loro messaggi che insomma, secondo me, potrebbe pure fare a meno di scomodarsi. Dice cose del tipo: pregate, pensatemi, digiunate e pregate, pregate e digiunate, pensatemi, ma soprattutto digiunate, pregate e pensatemi. Vi sembrano comunicazioni necessarie? di cui non se ne possa fare a meno? Magari lo dici una volta, due, ma poi basta, cioè, poi essere ripetitivi non è mai una bella cosa. Inoltre uno da un'apparizione si aspetterebbe qualche rivelazione bomba, un mega scoop grazie al quale la vita dell'umanità intera possa cambiare, che so, tipo da domani saldi tutti i mesi, venerdì ristoranti gratis, giovedì non più gnocchi ma fettuccine..insomma, qualcosa di questo tipo. E invece no.
E come se non bastasse, questi veggenti, estasiati ormai da tipo 20 anni, hanno ricevuto dalla madonna una missione, ognuno una diversa e indovinate la missione di uno di questi qual è? Non ci crederete ma la missione del veggente n.3 è: pregare per le anime del purgatorio!
Ma dico io, santa madonna, ma qualcosa di più utile, no?
Per esempio, sto qua non potrebbe pregare per i precari? Per le dimissioni di Berlusconi, per i lavoratori in nero..la butto giù così, è un'idea, anche perché ste anime del purgatorio, voglio dire, ma chi sono? e dove sono? e se poi, come credo, il purgatorio non esiste? Per il veggente n.3 sarebbe come lavorare per una società fantasma..
Ad ogni modo, tanto per cambiare brutalmente discorso, elimino i commenti da questo blog, chiunque voglia scrivermi può farlo all'indirizzo email o visitando la mia pagina Facebook, tenendo presente che non accetto amicizie dagli sconosciuti così come non accetto da loro caramelle. Perciò se siete sconosciuti, scrivetemi un'email che così ci conosciamo.
Vostra Farfa