domenica 30 ottobre 2011

I MORTI, HIP HIP URRA' PER TUTTI I MORTI


Oggi ho fatto i muffin con le gocce di cioccolato.
Se ci fate caso sono a forma di duomo.
E infatti li avevo pensati per gli incisivi di Berlusconi.

Tra poco è la festa dei morti.
Quest'anno dice che festeggiano al Qube, via di Portonaccio 212. Probabilmente la guest star sarà la salma di Mike Bongiorno; si vocifera che farà la grande rentrée all'interno della bara, grande attesa per quanto riguarda l'abito.

Gli organizzatori avevano invitato anche Osama, ma avoglia lui a dire no, mi dispiace, non sono morto, sarei fuori luogo. D'altronde c'è stato quest'equivoco, ormai dura da un po', quello s'è pure giustamente rotto le palle, però, tant'è, gli americani sono di coccio, si sa, quando si mettono una roba in testa, quella è e non ci sono santi. Anche perché i santi arrivano il giorno prima e si rischia di fare confusione e poi ovviamente le liste sono diverse.
Un altro grave danno inflitto all'umanità dagli americani sono le patate.
Vi sembrerà cosa da nulla, ma pensateci, le patate sono subdole.
Non c'è niente di più subdolo della patata, neanche windows è così subdolo, neanche le All Star quando piove, ma neppure il cucchiaio nel lavandino che quando apri il rubinetto ti fa da catapulta e ti schizza in faccia. No, neanche il cucchiaio.
La patata batte ogni avversario. E' talmente subdola che nemmeno i vegani se la mangiano.
A proposito di vegani.
Lo sapete no, che i vegani sono malati psichiatrici abbandonati a se stessi, liberi di importunare l'umanità intera con i loro discorsi di verdure marce; lo sapete no, che sono una piaga sociale, che ti mandano di traverso la fiorentina parlandoti di bestie sgozzate e pure l'insalata di pomodori perchè loro mangiano solo roba che spontaneamente ha deciso di putrefarsi.
Loro mangiano decomposizione, sottraendo alla terra il suo concime naturale.
Insomma una volta, complice l'alcol, ho parlato a lungo con uno sbroccato di questi. Me lo ricordo come fosse ieri, e infatti era ieri.
Questo tizio, colorito tipico del panno lasciato troppo in varechina*, che tu lo avevi messo là per salvarlo dalla macchia indelebile, che poi ti sei fatta un giro, hai fumato due sigarette, hai cazzeggiato su fb, hai mangiato quelle patate bastarde, hai parlato al telefono e poi, quando te ne sei ricordata: troppo tardi, della serie che nemmeno il defibrillatore ci puàò fare niente, beh, insomma sto tipo, colorcencio, rasato, occhiaie blu, profonde, talmente profonde che dentro ci portava il cane, mi spiega la base ideologica sconcertante dell'essere vegano.
E vabbè, la sappiamo: le bestie son creature della natura, io non sono un assassino, non mangio carne. Ok, questo è il primo step.
Le verdure, la frutta, anche gli ortaggi dunque, sono esseri viventi; bene, bravo, vedo che alle elementari hai studiato scienze.
Dunque neanche le cose verdi possono essere mangiate se non nel momento in cui muoiono.
Tipo, la mela, devi aspettare che cada dall'albero. L'insalata, devi aspettare che sia diventata gialla e che il contadino la recida in quanto defunta.
Lo stesso per i fagioli, le carote, i pomodori..
Avete mai provato a mangiare un pomodoro marcio?
Ma se solo ti scordi una scorza di limone in frigo, quando la recuperi è mezzo liquame e mezzo trapunta di muffa, che sono talmente consapevoli quei microrganismi che quando li vedi non solo ti insultano, ma reclamano un proprio diritto all'autodeterminazione! Quindi i vegani mangiano robe morte.
Perciò, questa digressione sul vegano quando il tema principale era la festa dei morti, potrebbe sembrarvi un volo pindarico, lo so, l'avete pensato, eh mo, sta qua, non sa che dire e allora scrive le prime cose che le passano per la testa; è vero, però, siccome io uso, a differenza vostra, non il solo 30% del mio cervello, ma addirittura il 55, me l'ha detto il rappresentante del folletto quando m'ha fatto la dimostrazione della pulizia materasso e infatti non l'ho comprato, insomma, siccome io sono più intelligente della media, il test sul mio Q.I parla chiaro e a volte canta pure, siccome tutta questa roba qua, avrete capito, rileggendo il post con la giusta prontezza cognitiva, che il vegano sarà presente, assieme alla sua comunità di vegani, giallo-pallidi e rasati, alla festa dei morti al Qube.
Nel codice etico del vegano è proibito nutrirsi di cose vive. Non esistendo il quel codice scritto, secondo i più illustri giuristi dell'antichità greco-romana, una clausola specifica che vieti il cibarsi di carne morta, ecco che, domani sera, quelli lì, si faranno la più grande abbuffata del secolo, roba che al confronto Marco Ferrei deve solo vergognarsi.

A vous, chi si sente morto o in vena di essere pietanza o vegano, l'appuntamento è per domani sera al Qube, fino a mezzanotte ingresso gratis per i morti entro il 2008, 3 euro dopo la mezzanotte, sconto per militari e studenti, dj Carogna, selezione musicale anni perpetui, nei secoli dei secoli, amen.

Vostra Farfamoribondafuorilista.

* Ho scoperto solo da poco che varechina si scrive con una sola c.

P.S. che la festa dei morti, come l'epifania, pure Renzi si porti via.