venerdì 7 ottobre 2011

QUANDO PER STRADA TI MOSTRANO IL PISELLO..

Mi è successa questa cosa spiacevole, imbarazzante, inverosimile, irritante, indegna della mia gentil persona:
vado in bici in via del Pigneto tranquilla tranquilla quando incrocio un tipo in tuta sul marciapiede destro. Non appena ci troviamo perfettamente uno di fronte all'altra, sto qua tira fuori dai pantaloni un pisello gigantesco, dritto come un palo e spesso come un tronchetto della felicità.
Colta alla sprovvista lancio un clamoroso "Oddio" e sbando verso sinistra, col rischio di finire spraffata sotto un'auto. La razione istantanea è stata quella di accelerare la pedalata e svignarmela il più presto possibile, nonostante fosse pieno giorno e la strada abbastanza trafficata sia da macchine che da pedoni, tanto che subito dietro il cazzone, veniva una tipa con passeggino e marito al seguito.
Comq.
Ripresami dall'assurdità della scena ho cominciato a pensare ai generi letterari.
Il Pulp:
Il tipo caccia il pisello dalla tuta, lo brandisce contro la ragazza in bicicletta. Lei percorre ancora qualche metro, poi si ferma, scende dalla bici, estrae dalla borsetta lo spray orticante, lo raggiunge, lo chiama, il tipo si volta, spruzzata negli occhi, lui non vede più niente, lei si china sul ciglio della strada, raccoglie un masso di considerevoli proporzioni e gli sfracassa il cranio a forza di pietrate fino a fare del suo cervello dell'ottimo omogeneizzato per piccioni. L'ultima scena è appunto quella del volatile che becca brandelli di materia grigia nella pozza di sangue.
Il giallo/noir:
Il tipo caccia il pisello dalla tuta, lo brandisce contro la ragazza in bicicletta. Lei percorre ancora qualche metro in preda al panico mentre nel frattempo le viene in mente che trattasi nient'altro che dello stesso losco figuro che da giorni la segue, l'aspetta sotto casa e probabilmente è proprio lui a inviarle quelle lettere anonime. Corre dal detective che si occupa del suo caso, sconvolta e bisognosa di conforto, bevono un drink davanti al camino, lei è fragile, all'improvviso ha un crollo psicologico, piange, lui l'abbraccia, scopano.
L'horror:
Il tipo caccia il pisello dalla tuta, lo brandisce contro la ragazza in bicicletta. Lei percorre ancora qualche metro in tutta fretta, è spaventata ma non troppo, capitano cose del genere in città, man mano che si allontana da quell'uomo si rilassa e alla fine ci ride anche su. Arriva a destinazione, scende dalla bici e fa per legarla al palo. Mentre cerca le chiavi nella borsa viene aggredita dal tipo di prima che non brandisce più solo un pisello ma anche un coltello dalla lama affilatissima con il quale la trapassa da parte a parte, squartandola come un bue da macello.
( variante horror di fantascienza: il tipo che brandisce il pisello è in realtà un alieno dai genitali mutanti e terribilmente affilati per cui indovinate un pò qual è l'arma del delitto..)
L' erotico:
Il tipo, un esibizionista di fama mondiale, caccia il pisello dalla tuta, lo brandisce contro la ragazza in bicicletta. Lei percorre ancora qualche metro in tutta fretta, torna a casa trafelata, si fa un bagno caldo e mentre è nella vasca ripensa all'accaduto, sostituisce la faccia dello sconosciuto con quella del suo grande amore impossibile e si masturba, con grande dovizia di particolari da parte del narratore.
Il romanzo rosa:
Il tipo caccia il pisello dalla tuta, lo brandisce contro la ragazza in bicicletta. Lei percorre ancora qualche metro in tutta fretta..no, c'è un errore: non è un pisello ma un mazzo di rose rosse, non è una bici, ma una carrozza. Il controverso conte di Roncisvalle cerca con ogni mezzo di conquistare la dama di cui si è perdutamente invaghito, anche a costo di apparire sfrontato e irrispettoso, ma alla fine ce ( e soprattutto se) la farà...
Il thriller psicologico:
Il tipo caccia il pisello dalla tuta, lo brandisce contro la ragazza in bicicletta. Lei percorre ancora qualche metro in tutta fretta, cerca di calmarsi, l'accaduto l'ha scossa, è agitata e anche un poco spaventata, si ferma per riordinare le idee e mentre si guarda intorno nota che non solo quel tipo brandiva un pisello, ma chiunque lei incontri: l'operatore ecologico, il barista con i caffè sul vassoio, il bambino nel passeggino, l'uomo con cane a guinzaglio..tutto il mondo maschile sta brandendo piselli attorno a lei..sta diventando pazza, lo sente.. Decide allora di tornare indietro e verificare l'identità dello sconosciuto dal gesto insano, lo raggiunge alle spalle, lo chiama, l'uomo si volta e , colpo di scena, è una vecchia novantenne con carrello della spesa e deambulatore. La ragazza fugge disperata, il confine tra realtà e nevrosi è labile, tropo labile..
Il porno:
Il tipo caccia il pisello dalla tuta, lo brandisce contro la ragazza in bicicletta. Lei percorre ancora qualche metro in tutta fretta, poi si spoglia e torna indietro...
Moccia:
Il tipo caccia il pisello dalla tuta, lo brandisce contro la ragazza in bicicletta. Lei percorre ancora qualche metro in tutta fretta, poi lo riconosce: è Bibu, l'amico di Rolex, l'ex fidanzato di Peppy. Decide di tornare indietro, con un gran lucchetto assicura la bici al palo di ponte Milvio, lo affronta, ma il tipo, prima che lei possa proferie parola, ha già scritto sul marciapiede, col pisello : "amore, io e te, trenta centimetri fino al ginocchio".

Se a qualcuno venissero in mente altri possibili sviluppi a seconda dei vari generi letterari, è pregato di intervenire...i vostri contributi saranno prontamente pubblicati su questo blog.

Vostra farfaimportunata.