sabato 9 agosto 2008

OLALI' OLALA' OLANDA

E' il momento di affrontare il blocco del blogger.
Innanzi tutto appena arrivata a Roma ho avuto notizia delle tre subnormali cazzate, uno due e tre a fila, orchestrate dallo sceriffo Rosco-Alemanno P.Coltrane. E cioè, nell'ordine:

  1. Fornire i pizzardoni romani di pistolotto sparatore con colpo in canna ( così se parcheggi in divieto di sosta ti possono anche sparare in testa, poi l'Ama raccoglierà i residui organici della tua materia grigia spalmata sul marciapiede)
  2. Sguinzagliare i soldatini con mitra e mimetica nelle periferie, da affiancare alle guardie e ai caramba ( sai che barzellette: allora, c'è un carabiniere, un soldato e un coatto...)
  3. Vietare ai morti di fame di rovistare nella spazzatura ( decreto sospeso per via dell'incazzatura magistrale di tutto il terzo settore). Meno male che accattone Pasolini l'ha girato 40 anni fa, sennò..
In questo clima surreale da: benvenuti nel villaggio dei cretini, evviva la Destra che ci governa che ci dà i soldatini ma non i secchi per la raccolta differenziata, ho rimpianto l'Olanda come fossi venuta via dal paese dei balocchi. In effetti è stato come atterrare in un mondo parallelo, fatto di civiltà, di ordine, di pulizia, di cordialità, di traffico inesistente, di gente rilassata, di mezzi pubblici con i controcoglioni, di donne di 20 anni con 4 figli in media, distribuiti a seconda dell'età e del peso su appositi seggiolini da bici e sorte di sidecar da rimorchio, piste ciclabili spalmate su tutto il territorio nazionale più ramificate delle stesse autostrade, enormi cestoni sospesi a mezz'aria ai lati delle ciclabili che permettono ai ciclisti di lanciare i propri rifiuti in corsa e far centro senza doversi fermare lordare le strade, animali pacifici che condividono lo spazio vitale con uomini e altri animali, migliaia di animali, animali di tutti i tipi e tutte le taglie, un fottìo di animali: Tori, mucche, mucchini, pecore, pecorini, capre, caprelle, pecore che parlavano con gli aironi, cicogne e corvi, cigni, cavalli, pony con cuccioli di pony grossi come un cane, cigni l'ho già detto?, oche assassine, papere con inquietanti palle a seguito, detti anche cuccioli di papera ecc ecc.
Il capitolo Amsterdam ve lo risparmi che già lo si sa che uno va ad Amsterdam per fumare mangiare spacecake, fumare, mangiare spacecake, fumare mangiare spacecake e poi passare tempi infiniti in riva a un canale a dare da mangiare all'oca assassina che ti punta perché pensa che piuttosto che la briciola che le stai offrendo vorrebbe, non solo tutto il panino, ma proprio TE, e allora prima che l'animale possa realizzare che essendo più grosso può, come natura insegna, aggredirti, trascinarti in acqua e dar da mangiare ai propri figli per i prossimi 8 mesi, ti scolli da quella paresi da skunk e vai a mangiare un'altra spacecake. Girovaghi pian pian fissandoti autisticamente su tutti i vibratori esposti nelle vetrine, apprezzi soprattutto il così detto cactus, scopri gadget fantastici dalla incerta ma intuibile funzione, attraversi il quartiere a luci rosse e ti schianti contro ragazze super dotate super nude superfantastiche lontane anni luce dal fenotipo delle strappone sulle consolari romane e mentre ti bei nel pensare che queste donnine hanno partita iva e sindacato, intuisci che è ora di trascinare via a calci in culo il tuo compagno di viaggio che in un momento di ingrifamento improvviso comincia a rilasciare copiosa atque ingentis salivazione...
Percio, capisc'ammè, che tornando nella fogna del terzo mondo, detta anche capitale d'Italia, cominci a pensare che, sai che c'è, ma vaffanculo. Vaffanculo a tutto, alle strade senza marciapiede, ai coatti con i suv, alle buche nell'asfalto, agli affitti assurdi, ai ristoranti carissimi, ai mezzi pubblici giurassici e impantanati, ai parcheggi selvaggi, agli scivoli inesistenti per i disabili, alla burocrazia che si muove con tempi mesozoici, agli insulti degli automobilisti, al pressappochismo, ai miserabili aperitivi, al liquame nelle piazze, ai punk a bestia, all'umanità distopica degli studenti della Sapienza, ai picchiatori fascisti, al sindaco di destra, al PD che arranca, ai giri in bici che ogni volta, quando arrivi a destinazione, dici a te stessa: anche sta volta sono sopravvissuta, allo smog, al traffico... ancora? si, ai tavoli dei ristoranti sul marciapiede, come se fosse normale cenare sull'asfalto con le auto che ti sgassano in faccia mentre mangi la tua insalatina.
L'Eruopa è veramente troppo distante da qua, in tutti i sensi.
Emigrerò e poi chiederò i danni materiali e morali allo sceriffo Rosco- Alemanno P. Coltrane. Jess ovviamente verrà con me.

Vostra farfallula schifata.