lunedì 14 settembre 2009

CONSEGUENZE

Per ora mangio certe olive indigeste da banco dei salumi/grande distribuzione/in superofferta.
Quali? quelle verdi dolci o quelle verdi piccanti?
Ho detto piccanti, per distrazione e ora ne pago le conseguenze.
Io non penso mai alle conseguenze delle mie azioni, figuriamoci quando ho a che fare con le olive.
E' una cosa bizzarra se ci pensate, questa delle conseguenze. Uno fa una cosa e poi, zac, loro arrivano e la gente ti dice non l'avevi messo in conto? agisci solo per istinto? non pensi mai al fatto che il battito d'ali di una farfalla in Nepal può provocare eccetera eccetera?
No, non ci penso mai.
Sono forse un'aberrazione della natura?
Magari si, ma secondo me non certo per questo fatto delle conseguenze.
La gente dice anche è per questo che la tua vita ha preso questa strana piega, quella che neanche il ferro da stiro impostato su lino e/o sintetico può debellare.
E' per questo forse che non sei un ingegnere aereospaziale. E' per questo che non siedi nella rosa dei 5 al tavolo con l'acqua minerale del premio strega.
E' per questo che non partecipi alle olimpiadi di ginnastica artistica, né hai sposato un milionario come da suggerimento governativo, né sei una rock star e nemmeno ci somigli..
Per esempio, ma è solo un esempio, mentre mi facevo tatuare tutt'attorno all'ombelico, tanti anni fa, non pensavo che un giorno mi sarebbe anche piaciuta l'idea di riprodurmi.
Il tatuatore mi disse quando sarai incinta questa cosa che ti sto facendo che ora ti costa 300 euro perché sei venuta da me, che sono il più figo e il mio studio è a piazza Barberini e sembro un neurochirurgo mentre ti scarnifico con questo stupido ago inzuppato nell'inchiostro, mi disse, quando sarai incinta questa cosa che ti sto facendo si spapperà tutta e ti verrà una pancia grigio topo e non potrai farci niente e sembrerai un panno di daino sporco di parabrezza e il tuo ventre somiglierà a una borsa di cuoio di dinosauro e io gli avrò risposto una cosa del tipo: ok!
Ma questo è il meno.
Il fatto sorprendete è che con questa storia dell'ignorare le conseguenze mi ritrovo a vivere una vita d'improvvisazione.
Tutto mi capita, o sembra capitarmi per caso. Niente c'è di calcolato, niente di deciso premeditato studiato. Ora sono finita in mezzo a uno strano carrozzone che sembra viva di vita propria e io ci sono dentro e chi cazzo se l'era immaginato che ci potessi finire?
Poi magari mentre scrivo queste cose alle mie spalle si sta organizzando una di quelle conseguenze, ma una di quelle, una roba gigantesca immane inaspettata che chi può dirlo un domani con quali altre storie assurde dovrò avere a che fare... può essere.
Nella mia vita tutto può essere, anche che un vaso di geranio mi sfondi la testa mentre vado a comprare le olive verdi piccanti, ma quello a chiunque..Quante volte un vaso di gerani eccetera eccetera?
Certo è che questa riflessione ha del filosofico.
Ho vissuto lunghi anni a non pianificare. A non organizzare. A non guardare in prospettiva.
Ve l'hanno mai detto? tu non guardi in prospettiva.. e sarà che sono preGiottesca, e sarà che sono e guardo e penso in maniera bidimensionale..o quadridimensionale o dimensionale un numero di n volte all'infinito che voi non riuscite a capire.
Ma che ne sapete voi della prospettiva? della progettualità? c'è qualcuno che ne sappia qualcosa? Non è forse la progettualità un facile adeguarsi a ricalcare modelli precostituiti?
Io per esempio non ho soldi da parte.
Diciamo pure che non ho soldi e basta, figuriamoci da parte. Da parte al massimo riesco a passarci, da parte a parte..ok, orrenda battuta.
Dunque, e se ti capita un imprevisto? una conguaglio, un multone, un incidente strutturale tipo crollo del tetto, crollo dei molari, prolasso della vescica? che fai?
Boh. Non so rispondere, ma potrei pensarci, potrei però in genere preferisco clickare su ryanair e andare dove mi porta il malloppo..per esempio..

Vostra farfaoliva