giovedì 23 ottobre 2008

MIA MADRE CATTOLICA PREGA PERCHE' CADA IL GOVERNO

Lo so, sono molto stupida, la mia stupidità è proverbiale, è un'immaturità congenita, è quel goliardico adolescenziale che ti fa fare battute a sfondo sessuale nonostante tu sia alla soglia dei trenta e ti fa ridere quando senti parole come pacco o patata, o espressioni tipo prendilo in mano o me la dai, vuoi venire e cose così.
Perciò oggi, ( vi risparmio la descrizione del contesto e non scendo nel merito per ciò che concerne il contenuto e l'utilità di due ore di formazione di una cosa che si chiama bip bip bip bip bip-spie del corso di formazione baciatemi il culo) quando la suora x proveniente dal paese x dice: mi sono sentita tutta bagnata, io non è che mi limiti a trattenere il riso e al massimo a soffocare, non rido neppure, ma mi rantolo proprio.
Mi rantolo.
Mi faccio rossa verde blu, mi sganascio, non mi contengo, sono eccessiva, inopportuna, maleducata se volgiamo, e mentre mi aspetto che quella stessa frase provochi la medesima reazione da parte dell'uditorio intero, nessuno fa una piega, anzi, tutti mi guardano perplessi, poi sconcertati, poi male e alla fine malissimo.
Ok, mondo, io e te abbiamo un diverso senso dell'umorismo.
Direi opposto.
Direi antitetico.
Direi anche che tu, mondo, poco ce l'hai il senso dell'umorismo, o forse ce l'hai una 'nticchia appiattito o forse sono io che, vedi sopra, sono veramente troppo ma troppo stupida.
Ecco tutto.
Il mio umorismo è basso a volte, a volte invece è altissimo. Fatto sta che in entrambi i casi rido da sola il che non è il massimo perché che cazzo, la risata è più bella se la si fa in compagnia.
Triste sorte la mia e eccoti pure la rima baciata.
Che poi questo fatto dell'essere o del sentirsi (vai a capire la differenza) eccessiva in troppe situazioni comincia a starmi sul culo parecchio.
Poi si, dai, lo so, dico un sacco di parolacce.
Che cattiva ragazza.
Come faccio a dire così tante parolacce, questo ancora me lo chiedo alla veneranda.
E' anche vero che nel centro Italia si è tutti un po' più sboccati. Mi ricordo di una volta che mandai affanculo quello di turno che stava con me. Ora questo tipo, siciliano, uno che ti raccomando, soprannominato psyco nonché la genetica e i suoi orrori, Gesù, come se la prese a male.
Una piazzata impressionante! Capiamoci, non è che lo avessi lasciato, quindi mandato a fare in culo in quel senso, ma piuttosto avevo usato il vaffa come intercalare, come in genere si fa a Roma, esempio:
Siciliano- The dreamers (Bertolucci) è proprio un bel film
Farfa- Ma vaffanculo! fa veramente schifo
Panico.
Avevo offeso qualcosa di fondamentale nel suo profondo, vai a capire cosa. Mai capito a dire il vero e infatti e finita lì. O giù di lì. Insomma è finita.
Però, guardate che stare con un siciliano di Alcamo può essere veramente un'esperienza esotica!
Questo per dire che insomma, non lo so per dire cosa, forse niente, mi sa che avevo solo voglia di scrivere.
E' bello avere voglia di scrivere.