sabato 17 aprile 2010

2013

Nel 2013 dovrebbe finire il mondo.
C'è forse una correlazione tra la data indicata da Nostradamus e quella prevista per la fine dei lavori della metro C a Roma?

E se si, in che modo potrebbero essere messi in relazione i due eventi?
E soprattutto, a chi farebbe comodo?

E' forse un caso che il personaggio che Saviano indica con il nome di Profeta nel clan dei Casalesi risponda a questo preciso identikit?

Il più grande storico della musica vivente Red Ronnie, nel suo ultimo libro" Il pop e i testi sacri indiani" racconta di come nel Rgveda, il documento ufficialmente più antico dei Veda, risalente all'era del protomesotresozoico arcaico, si parli chiaramente del ritorno sulle scene del figlio di Akran.

Una snodabile creature dalla pelle incolore e i connotati cangianti, identificato nella figura di Michael Jackson, farà la sua apparizione all'alba del 1 gennaio 2013, anno del "grande verme che cammina nel sottosuolo", a cavallo di una stella cometa seguito da un bue, un asinello e 15 mila primogeniti maschi sotto i 12 anni.

E' davvero Michael Jackson la snodabile creatura dai connotanti cangianti di cui si parla nell'antico libro dei Veda?
E' fondata la relazione tra il "grande verme che cammina nel sottosuolo" e la metro C capitolina, così come ipotizzato nel resoconto annuale del 2009 dell' Italian Geologist Association?

E se così fosse, in che misura Michael Jackson sarebbe collegato ai duplici eventi della fine del mondo e della fine dei lavori metropolitani?

Cosa c'è nel sottosuolo romano che la Cia ci vuole nascondere?

Margherita Hac ipotizza possibili ritrovamenti di particelle astronomiche subatomiche e margarina risalenti all'epoca del big bang le quali, se inserite nell'acceleratore di partecille e debitamente analizzate, proverebbero due verità fondamentali per il genere umano:
1) Sandocan era in realtà un meticcio anglo-indiano spia e doppiogiochista;
2) L'inesistenza di dio.

Nell'ultima puntata di voyager sono emerse verità sconcertanti circa i reperti portati alla luce dagli scavi.
Cosa sono in realtà quelle enormi palle di terriccio e roccia estratte dalle escavatrici?

Prototipi di navicelle spaziali egizie costruite in collaborazione con ingegneri maya e KGB sovietici?

E perché i servizi segreti vaticani si appellano al segreto della confessione?

E ancora, che ruolo ha in tutto ciò la folta schiera di anziani che sostano da anni in prossimità dei lavori in corso, al di là delle transenne?

Alieni in missione di pace?
Terroristi afgani?
Agenti Nocs?
Cyborg al servizio di matrix?
Eserciti padani in preparazione di un imminente e sanguinario sacco di Roma?

Potrebbe, in questo caso, il sacco di Roma, coincidere con l'assassinio di Berlusconi e la fine del mondo?