venerdì 4 giugno 2010

DEPILAZIONI E SORPRESE

Ho detto: adesso mi siedo, con calma e scrivo un bel post.
Infatti.
Seduta sono, la calma c'è, ma il post non mi viene.
Potrei parlare della violenza inaudita dello stato di Israele.
Del DDL sulle intercettazioni.
Della crocerossina apprezzata dal Berlusca in occasione della parata del 2 Giugno che poi è para para a Veronica Lario.
Della parata stessa: sono visionaria io, che avevo sentito che l'avrebbero abolita per risparmiare, o cosa?
Dell'euro ai minimi storici.
E invece vi parlerò della mia nuova estetista.
E' una ragazzina ch'è n'amore.
Tipo un'Alice nel paese delle meraviglie un po' semplicciotta.
Una principessa borgatara. Una delicatissima coatta di periferia.
Carina carina.
Stranamente, invece che farmi incazzare come in genere accade quando mi trovo dinanzi a persone lievi come una carta velina, sprovvedute e orfane di cervello, questa mi ha fatto una tenerezza inaspettata.
E mentre mi raccontava avvenimenti del tutto irrilevanti circa la sua inutile esistenza, non riflettevo sul fatto che per esempio anche lei vota e anche tutte le persone come lei votano e che è un danno enorme per la coscienza dei popoli il fatto che gente così voti e che quindi forse il sistema democratico andrebbe rivisto, almeno in questo momento storico, in questo paese, con questa maggioranza... pensiero fisso da cui per altro non riesco a prescindere quando mi trovo nei centri estetici.
No.
Questa qui, questa specie di bambolina, ignorante come una cacca di capra, aveva qualcosa. Non so.
Un quid.
Che quasi quasi ho pensato potesse essere una scintilla, un segnale per una possibile riabilitazione cerebrale.
Una speranza. Una spinta inconscia verso la profondità dell'essere. Un interesse sopito per il mistero della vita.
Una sorta di amore sommerso per la conoscenza.
E invece era un cazzo.
Nel vero senso della parola. Un pene. Mazza, membro, coso fallico, stecca da biliardo, maxicono, zio, Ugo.
Lei è un Ugo.
Ecco cos'era quel quid.