venerdì 25 gennaio 2008

FRATELLI D'ITALIA, L'ITALIA S'E' PERSA

Che un armatore ci conceda una nave di piccolo taglio, un traghetto può bastare. Circumnavighiamo l'Italia del sud a partire da Civitavecchia.
Tiriamo a bordo le poche decine di persone oneste residenti in Campania, in Sicilia, in Calabria, in Puglia. Risaliamo su per l'Adriatico, attracchiamo ad Ancona. Costruiamo un bunker anti-atomico attorno alla Lucania e... nuclearizziamo il SUD.
Veloce, pratico, indolore. Spiace per le bellezza naturalistiche, per quelle architettoniche, ma si sa che il tallone in cancrena prima o poi porterà all'amputazione di tutto lo stivale.
Non è un pensiero leghista, fascista, ne tutti gli altri ista che vi vengono in mente. E' solo che in questo clima di lutto viscerale, o piango, o mi incazzo o scrivo sfocandomi sul blog.
Ieri sera ho visto l'inizio di anno zero, servizio su Ceppaloni, feudo mastelliano. Una frotta inumana di schiavi e vassalli inneggiava alla liberazione di lady Mastella per mezzo di una fiaccolata ( religioso ossequio, reverenziale prostrazione al signore del castello). Il meridione è una lingua di terra fuori dal tempo, è il confine oltre il quale l'età moderna ha arrestato il suo corso. Signore dai capelli tinti di rosso rame, ragazzine vestite come nei programmi di Maria de Filippi, uomini di mezz'età, contadini, braccianti, analfabeti e poi mafiosi, delinquenti, assassini, gridavano all'unisono: noi siamo il popolo dell'Udeur. E ancora: Lady Mastella ci ha dato conforto, ci ha dato il lavoro, ci parla per strada, ci aiuta economicamente, è buona, è bella, è la madonna. E Mastella dio in terra. Imperatore investito del diritto divino e mafioso di far quel che cazzo vuole.
Poi Big Dick mi ha fatto notare che con questa marmaglia di analfabeti nati cresciuti e pasciuti nel mal costume e nella corruzione fin da tempi atavici, noi, dovremo ancora una volta dividere la cabina elettorale.
E allora, cosa possiamo aspettarci?
Il sistema democratico in Italia non può funzionare. Non tutti dovrebbero avere diritto al voto.
Che si acceda alle urne previa piccolo test di ingresso che misuri l'esistenza di un minimo livello di educazione civica, di coscienza civile. Un quiz, semplice, veloce, a risposta multipla.
Il 50% dell'elettorato italiano se ne andrebbe a fare in culo.
Ecco, questa è la verità.
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Mi sento male, fisicamente. Barbato, eccolo, l'esempio primo della salute di cui gode il nostro sistema politico: i nostri senatori, retaggio della Roma repubblicana, il consiglio degli anziani, il SENATO, gente per bene, i saggi, i SAGGI del terzo millennio, in questo sputo di provincia del mondo in cui tutto va a puttane, in cui il nostro futuro diventa mondezza, mentre il nostro presente lo è già... da ieri il pozzo nero, la cloaca che ci aspetta ha preso un'impennata da paura.