martedì 8 gennaio 2008

VIRUS

E' qui che ha inizio questa sfortunata vicenda. Tricche tracche fuma bevi stappa e giù e su e ora le mie tonsille (Ugo e Vito-Calogero) hanno preso il sopravvento.
Comandano. Puoi uscire, non puoi uscire. Mangia questo, bevi quello, la birra no! cazzo, ho detto niente fumo ( questo è Vito-Calogero), vabbè dai, magari prova a farti un tiro ( questo e Ugo, che è più possibilista) ecc.

Sta mattina faccio analisi del sangue. Prendo numeretto: 172, il monitor segnala 45. Subito bestemmio poi mi avvilisco, poi mi rassegno e infine mi siedo. Accanto a me fossili umani, reperti archeologici come ( il "come" sta per "al posto di", "invece che", chiaro?Buah, stupidi lettori!) cappotti, suppellettili assirobabilonesi come accessori, la donna alla mia destra, la sorella di Lucy, puzza di olii essenziali da tecniche di imbalsamazione egizia, il tipo che mi sta davanti sfoglia il catalogo dei loculi del Verano.
Arriva il mio turno. Un amorfo cumulo di lardo attorno a un uomo mi tira via un siringone di sangue. Mi sento bene, me ne tira via ancora? ma forse lo penso e basta perché il lardo d'uomo mi dice solo tieni premuto forte per 5 minuti e poi mi spedisce fuori.
Esangue e affamata vado a fare colazione. Assisto a una delle più triviali scene di corteggiamento della storia dell'umanità riproduttiva tra una barista strappona e un benzinaio con un dente si e uno no. Faccio OHM e finisco in fretta il mio cappuccino.
Vado in agenzia per le pratiche del rinnovo della patente. La tipa mi fa: Te c'hai l'bbbbligo de guida co' e'e'e lenti?, no, dico io, ah, fa lei, allora la visita der medico legale te'a'faccio io.
Eh? dico io, te 'aa faccio io, poi porto 'aa pratica, così famo prima..
azz, penso io mentre compilo un foglio che mi fa domande assurde e molto personali a cui rispondo in maniera molto menzognera. tipo: fa o ha fatto uso di sostanze psicotrope?
Poi vado al mercato e mi faccio convincere da una stronza di pescivendola a comprare delle bestie veramente inguardabili. Queste.
Che oltretutto erano e sono vive, ancora adesso, dopo tre ore di frigo. Continuo a tirarle fuori e osservarle e più le guardo e più mi vien da sboccare. Muovono le zampe, le antenne, la testa o il culo o quel che cazzo è.. mi ritraggo e penso che no, non ce la posso fare. Penso che vaffanculo, che non si possono fare acquisti senza sangue nelle vene, col cervello non ossigenato a sufficienza. Fossi stata lucida col cazzo che avrei comprato questa sorta di vermi corazzati. Penso: li do ai gatti. Ne tiro via uno ma Gianfilippa( la cagasotta) scappa mentre Satanenko prende a ingrifarsi, d'altronde il gatto capisce cos'ha di fronte e si prepara a combattere il mostro.
Per il momento ipotizzo plausibili soluzioni: li getterò nel cesso, giù dal balcone, nel cortile delle suore, magari li riciclano per la mensa delle elementari.